Sinalunga

Toscana

15 Nov. 1876

Pregiatissimo Signor Ricordi

Spero che avrà ricevuto il Libretto del Mattia Corvino che le spedì “assicurato” per mezzo della Posta, ora saranno circa quindici giorni.

Non ho dubbio alcuno che lei si sarà di già occupato, e che si darà attualmente ogni premura, onde questo Spartito venga possibilmente eseguito nel corso dell’entrante inverno, giacché come dissi nella mia antecedente lettera, in questi momenti di volubilità in tutte le cose, e specialmente nelle Arti, la musica sulla quale il Pubblico non ha già dato un verdetto positivo, entra e [****] di moda da un momento all’altro.

Se lei ha fiducia nell’esito di questo Spartito, come ritengo che lei abbia, sono persuaso che non vorrà lasciare passare nessuna occasione opportuna per proporre e per fare accettare questo lavoro, e siccome tutte le Imprese devono necessariamente o prima o poi ricorrere alla gran casa Ricordi, se vogliono aprire i loro rispettivi Teatri, così io credo che non possono mancare alla casa Ricordi occasioni per fare accettare un lavoro, sull’esito del quale essa abbia fiducia. Se l’opera incontrerà come io (apparte [sic] la modestia) ne ho tutte le speranze, io credo che la casa Ricordi se ne troverà assai sodisfatta [sic], non solo per i futuri noli, ma anche per la vendita dei pezzi staccati, giacché ho cercato per quanto l’esigenza drammatica lo permetteva, d’introdurvi parecchi pezzi eseguibili come musica da Camera.

Gradirei sapere dove e come potrei esigere le lire duemila a me dovute, come prima rata all’atto della consegna del suddetto Spartito, a seconda delle nostre convenzioni.

La prego di fare i miei più cordiali saluti all’Egregio M:° Cav.^re Giulio, e all’ottimo Signor Tornaghi, e di credermi pregiatissimo Signor Ricordi

Suo Devotissimo

Ciro Pinsuti

Ill.mo Signore

Signor Tito di Giovanni Ricordi

Milano