Egregio Sig Ricordi

Da più giorni sono possessore d’una copia stampata della mia opera Silvia, da Lei tanto gentilmente speditami. Tale musica, spiacemi il doverlo confessare, l’aveva totalmente obbliata, se non fosse stata ricordata da una serenata fattami da questa Banda cittadina, nella campagna dove mi trovo; ecco perché la pregai di mandarmene copia, che sto accuratamente rivedendo, anche perché mi accertano che a questo teatro Piccinni, molti anni or sono, fu eseguita bellamente da non meschina compagnia di cantanti.

Ripeto dunque che appena ricevuta quella copia dell’opera l’ho voluta ben rivedere da capo a fondo, con ogni cura. Eccole il mio schietto parere = Non son dispiacente d’esserne autore, quantunque le pecca rivaleggino con qualche cosetta non troppo dispregevole. Le lungherie di certe Cabalette, come si diceva allora, sono facilmente rimediabili. Le melodie generalmente non sono molto triviali, ed oggi mediocremente cantate, potrebbero passare senza il pubblico sdegno…. insomma delle rifazioni fatte con cura non potrebbero molto danneggiare alla musica: basta, la studierò con ogni premura.

Le chieggo scusa pel tempo che le ho tolto e se ha comando li dia al suo Servo umil[i]ssimo

Niccola de Giosa

Campagna di Bari

10 Giugno 1883