Data: 29/11/1875



Luogo: Trieste

ID: LLET006832




Trieste 29 Novembre 75

Carissimo Giulio.
La Mariani deve averti scritto, unitamente a Brunello, che questi intendeva di riprendere con lei le rappresentazioni dell'Aida. Vengo ancor'io a testimoniarti con queste righe che a tale risoluzione il Brunello venne tratto dal vedere che l'introiti dei Lituani, dopo le prime rappresentazioni, e malgrado il loro incontestabile e inconfessato successo; erano inferiori a quelli che si facevano coll'Aida. L'intenzione di Brunello è di alternare le due Opere suddette fino alla fine della stagione la quale avrà luogo il giorno 8 del mese entrante, e credo che in tal modo finiremo brillantemente una stagione la quale non fù tra le più facili da condurre benché coronata da parecchi e splendidi successi. E s'intende che il Teatro chiuderà coi Lituani anche per giovare all'interesse artistico e morale della bella, nobilissima Opera del nostro Ponchielli. Il quale sembra poi veramente deciso di terminare la Gioconda per la Scala? Qui il Brunello si pasce di facili speranze, benché a me pareva il Ponchielli assai preoccupato e perplesso. Se tu hai potuto operare questo miracolo sarà una vera fortuna pel repertorio che alla Scala trovasi tuttavia in uno stato di penosa gestazione. Non vedo l'ora di ritornare a Milano (malgrado il sommo dispiacere che proverò nel lasciare questa parte dilettissima della mia famiglia) anche per discorrere a lungo con te, e per vedere quale piega prenderanno le cose della Scala. E credo che non avremo a trovarci sopra un letto di rose, vista anche l'attitudine ingiustamente ostile di certi giornali non ispirati che dal genio della distruzione. Vedi per esempio Filippi! Avevo lette certe sue Appendici sul Mefistofele che mi erano tanto piaciute, e stavo, contro al mio solito, per iscrivergli due parole di sentita soddisfazione, se non che, un momento dopo mi salta fuori con una sfuriata contro la Scala nella quale era detto che bisognava far tabula rasa di tutto e di tutti. La frase è altrettanto concisa che eloquente. Mi si è asciugata la penna nelle mani, e chi s'è visto s'è visto. Eppure interrogata la mia coscienza, per ciò che mi riguarda nelle mie attinenze colla Scala, non mi trovo altro peccato che quello d'aver consacrato il mio tempo e un po' troppo anche la mia salute per offrire al pubblico delle esecuzioni che altamente encomiate dallo stesso e dalla critica non avrebbero fatto torto al nome italiano in nessun primario teatro dell'estero. Ma perché vado io dicendo cose delle quali sono sicuro che lo stesso Filippi è in cuor suo pienamente convinto! Quand'egli scrive quello che scrive avrà le sue buonissime ragioni. buonissime s'intende, per lui. Perdonami l'inutile chiaccherata, e usami la cortesia di spedirmi col prossimo corriere i seguenti pezzi:
Schira – Sognai! (2 copie)
Rubinstein – Preghiera di donna (1 copia)
Tessarin – A te! (2 copie. È stampata dalla Lucca, ma ti rifarò della spesa)
Tosti - Serenata (1a copia. Non sono ben certo del titolo: mi ricordo però che è in sol mag 6/8)
Non inquietarti se ti rompo gli stivali; salutami affettuosamente la tua famiglia, e l'amico Tornaghi e a rivederci presto. Tuo
F.Faccio  

Trascrizione di Nicolò Cicchetti


Teatri citati
Teatro alla Scala

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 227 X 140 mm

Lettera titolo LLET006832