Data: 17/5/1878



Luogo: Ravenna

ID: LLET006851




Ravenna 17 Maggio 78

 

Carissimo amico.

Nella speranza di potermi riavere a Udine, il Sig. Dal Torso mi spediva ieri delle scritture da firmarsi ch'io gli rimandai a Venezia spiegando le cagioni per le quali debba quest'anno prestare i miei servigi al Teatro di Brescia col quale ho definitivamente combinato. Ti scrivo però rinnovandoti la preghiera di usare le maggiori cortesie al detto Sig. Dal Torso quando si farà a chiederti il nolo dell'Aida e della Messa. Ti esorto anzi a dichiarargli che io ho dovuto cedere alle istanze della Casa e del mio amico Boito cui m'era impossibile dare un rifiuto trattandosi di mettere in scena il Mefistofele, e che avuto riguardo anche a questa circostanza e alle mie replicate sollecitazioni avresti ridotto ai minimi termini il prezzo dei noli ecc ecc ecc. E farai veramente opera giusta e gentile perché il Dal Torso non può disporre che della dote di 18000 lire assegnate al Teatro di Udine, e perché la microscopica capacità del medesimo non permette assolutamente dei lauti introiti. Di tutto quanto farai dunque a favore di quel galantuomo (che tale è proprio il Dal Torso) ti sarò profondamente grato. Coronaro ti avrà recato le mie notizie e i miei saluti. Nella fretta dello scrivere mi sono tuttavia scordato d'una cosa che pure ho sempre in mente, ed è questa: Giulio si è occupato a cercare a Parigi dei Cori per eseguire il prologo del Mefistofele? So bene che il compito è difficilissimo visto anche che proprio in questi giorni i Coristi francesi pretendono fissare essi medesimi il prezzo delle loro prestazioni sotto la solita minaccia di sciopero. Tuttavia Giulio non dovrebbe rallentare le pratiche ... che peccato se dovessimo abbandonare un progetto che onorerebbe tanto all'estero l'arte italiana! Ora che l'affare di Brescia è deciso ti prego di sorvegliare (feci a Giulio per mezzo di Coronaro le stesse raccomandazioni) onde la numerata e la scelta personale dell'Orchestra e dei Cori sia degna dell'importante lavoro. Ripeto, economia va benissimo, ma spilorceria no.

Raccomando anche il nostro Archinti come regisseur, e fa che il [Gavelli] si procuri le campane di Bologna che l'esperienza ha mostrato preferibili alle altre. Ho sentito in questi giorni delle altre campane sulle cose della Scala che suonano male assai. Informami, ti prego, di quella baraonda. Non dubito che l'esito della Messa a Bologna ti avrà recato molto piacere. Furono splendide serate delle quali avrò grato ricordo per tutta la vita. Eccomi ora nella grave e monotona Ravenna. Ti basti sapere che abito nella via Angelo Mariani — a due passi dalla tomba di Dante e che domani avrà luogo la prima rappresentazione del Faust in questo non grande ma graziosissimo teatro. Ricordami affettuosamente al nostro Giulio e a tutta la famiglia Ricordi, presenta i miei complimenti alla tua Signora e aggradisci la cordiale stretta di mano del tuo aff

F. Faccio

Trascrizione di Nicolò Cicchetti


Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 206 X 133 mm

Lettera titolo LLET006851