Data: 8/11/1919



Luogo: Livorno

ID: LLET007592




Carissimi amici, Va bene, tranne la parte Ia cioè la parte con la quale vorrebbesi constatare che … in questo mondo non bisogna farsi troppe illusioni sui sentimenti delle persone; il vostro passatismo in questo argomento io lo condivido pienamente, ma … insomma ne parleremo a viva voce, di tutto.

Io sarò a Milano nella seconda metà del mese. Vorrei fare coincidere la gita con la prima della commedia nuova poichè spero che lo sciopero cessi. E allora porterò meco Lisis. e non partirò da Milano senza aver definito. Nel mese, insomma, faremo molte cose e decideremo molte cose.

Sento quanto mi dite per Jachino; risentirò a Milano; ma per il titolo quei due uomini sul manifesto, Giocondo e il suo Re; mi fanno l’effetto di un’opera che debba essere per forza diretta da Gigi Mancinelli. Ma ripeto di tutto riparleremo a voce quando le nostre tre simpatiche faccie glabre saranno attorno ad uno stesso tavolo. Povero Forzano! Quanta poca gente lo conosce! E tante volte quanto è costretto a far tante cose da cui lo si conosce sempre meno perché lo si conosce male. Ma non scriviamo malinconie se no il vostro passatismo davanti al mio, diventa futurismo. A presto; addio o amico Claudio dall’inglese volto ascetico, salve o arguto amico Valcarenghi dalla Schicchesca fisonomia e  dall’intimo non convinto, che convintissimo rimugina e riafferma: “Forzano è un porco”. A presto e vogliatemi bene.

vostro

Forzano

Torno a Viareggio subito. Occorrendo, Scrivete là.

8.Nov.919

[a matita nota di Valcarenghi: è vivo | RV ]

Trascrizione di Angelo Redaelli
Persone citate
Carlo Jachino


Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 2
Misure 220 X 137 mm

Lettera titolo LLET007592