Data: 7/9/1874



Luogo: Lecco

ID: LLET008018




Carissimo Sig.Giulio:
Lecco 7. Settembre 1874.
 
Da quattro giorni ho spedito a Petrella uno schizzo del libretto Salambò. Attendevo appunto una lettera dove mi dicesse che il tema del romanzo non ispiaceva al maestro – ed ora debbo credere che ciò sia, quantunque dalla lettera di Petrella apparisca chiaramente che poco o nulla egli ci abbia capito. Certo è che questo tema potrà fornire molte scene grandiose e spettacolose. I punti cardinali sarebbero:
Una grande orgia dei soldati mercenarii nella prima scena.
Una corale danza nel tempio di Jannite.
Una grande marcia pel ritorno di Amilcare a Cartagine.
Un bivacco di soldati selvaggi.
Un grande duetto amoroso-lussurioso fra Salambò e Matho – nell'atto 3°.
Un grande terzetto finale con masse per la chiusa dell'opera. Questa scena, come sta nel romanzo, mi pare molto bella e appassionata.
Il personaggio di Spendio (schiavo greco) fornirebbe un baritono alquanto eccentrico e brillante. Attendo una risposta da Petrella, e in caso affermativo, in pochi giorni gli appresterò il 1° atto, tanto che ei possa accingersi al lavoro.
Sto costruendo altri due programmi – desunti, l'uno dalla storia romana, l'altro dal romanzo inglese Witehall [sic] che Ella conosce. Quest'ultimo darebbe un bellissimo atto di scioglimento, ma è necessario ch'io trovi modo di illuminare il quadro politico con molto amore. Questo argomento mi parrebbe buono per Faccio.
Nel teatro di Alfred de Musset vi hanno molte piccole commedie, le quali, riformate con garbo, potrebbero così venire all'indole di Flotow. Se l'egregio maestro volesse dare una occhiata alla Carmosine od anco alla Luison, attenderei un suo cenno di adesione, per rifare quelle graziosissime scene a modo mio. In Alfred de Musset vi hanno proprio dei tesori di giojelli – tutto sta che l'orefice sappia legarli per bene.
Com' Ella saprà, Gomes si appresta a musicare la Maria Tudor di Boito o di Praga, ed io stesso l'ho incoraggiato a fermarsi su quell'argomento. Ero proprio stanco di pensare e di scorrere istorie e romanzi in traccia di temi nuovi. Quest'anno avrò letto più di cento volumi – ed ho acquistato una erudizione storica e letteraria che mi gioverà molto presso i posteri.
Gli argomenti non mancano, e oserei dire che ogni argomento è buono quando avvenga che realmente soddisfaccia all'idealismo del maestro. Ma i maestri che sanno realmente ciò che vogliono sono in poco numero.
Mi mandi i Lituani appena saranno pubblicati. Io ritengo che la diffusione del testo gioverà molto a riabilitare quest'opera nella opinione dei lontani che si informarono alle dicerie dei malevoli od agli sproloqui degli amintori.
Salutandola mi dico
Di Lei Aff
A Ghislanzoni
Se le occorre di scrivermi, mi dica come vadano le prove del Salvator Rosa.
Trascrizione di Archivio Ricordi


Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 272 X 217 mm

Lettera titolo LLET008018