Caro Giulio
Lecco 4 7bre 1873
Ho havuto [sic], da più mesi, molta prudenza col Ghislanzoni riguardo a questo “Salvator Rosa” ma disgraziatamente questa mattina, il Ghislanzoni ha ripetuta una delle sue scene di violenza, ed io perdet[<t>]i la pazienza!
Ghislanzoni intende di essere assoluto, e non vuol ascoltare alcuna mia piccola osservazione. E cosi non possiamo andar avanti.
Non vi ho mai scritto, dacche [sic] sono a Lecco, anche per non parlarvi di questi dispiaceri …
– Il tempo urge.
Io, sino oggi, ebbi dal Ghislanzoni i due primi atti.
Se credete di venir a Lecco subito, vi aspetto a Malgrate, oppure, dite qualche cosa in proposito.
Di presenza possiamo spiegarsi meglio che per lettere.
Salutatemi Tornaghi
e credetemi l’amico
A. Carlos Gomes