Asolo (Treviso)
21.7.1923
Gentilissimo Commendatore.
Grazie per la sua lettera del 20 luglio.
Le invio, qui unita, la sigla ch’io vorrei avere sulla copertina della mia musica da camera, cioè dei Stornelli e Ballate. Non amo le collaborazioni dozzinali nelle copertine: o una semplice dicitura in caratteri lapidari, o desidero approvare ciò che si fa. Mi piace la copertina dei Sonetti del Petrarca di Pizzetti, ma desidererei che la sigla fosse rappresentata dall’aquila con le ali aperte e uno scorpione nel becco, chiusa entro il cerchio di un serpente che tiene la coda in bocca: Il mio disegno, quantunque l'aquila sembri un'oca, è chiaro. L' illustratore non ha da far altro che utilizzarlo. Mi pare che quello che ha fatto i sonetti petrarcheschi sia in grado di interpretarlo bene.
Non capisco quello che ella dice sulla copertina (interna ed esterna) delle tre commedie goldoniane. Le ho dato il modello per quella esterna e le ho inviato la fotografia per quella interna. Non le riproducono come d'accordo? Ella parla di uno dei suoi migliori illustratori, ma a che scopo, se ho dato tutto il materiale? Per amor del ciclo, la supplico, non mi faccia fare del finto settecento. O si riproducono delle copertine originali dell'epoca goldoniana, o si facciano dei semplici caratteri con le diciture necessarie. Ho visto e ammirato ciò che hanno saputo fare con le copertine dell'edizione di lusso di Debora e di Belfagor, ma le commedie goldoniane, avendo un soggetto tanto ben definito, com’epoca, sarebbe orribile fare del settecento convenzionale, che stonerebbe con le mie intenzioni e potrebbe provocare tanti malintesi perché l'occhio è e quello che afferra le prime impressioni. Ho fiducia in loro e ringrazio.
Purtroppo da quello che ella mi risponde riguardo alle mie Variazioni senza tema, comprendo che io non sono un autore di casa Ricordi, ma una specie di avventizio e ciò mi rincresce perché dovrò riprendere l'emigrazione. Le ripeto: non sono un grafomane, ma quelle quattro o cinque cose che scrivo in un anno (nell'ultimo anno ne scrissi 2, il quartetto e le variazioni senza tema!) mi piace saperle collocate automaticamente. Ciò si chiama avere un editore, mentre mi ripugna dover offrire l'opera mia come una mercanzia. Coi loro autori non fanno così. Ho fatto l'impossibile per restare con loro perché preferivo essere pubblicato in Italia, mentre ella sa che all'estero (meno che quando si tratta di musica per teatro) mi chiedono le mie opere. Mi pare d’averle fornito le prove. In quanto alle variazioni senza tema, si tratta di un'opera di facile esecuzione e molto ricercata (come genere) nella quale il pianoforte è e non è principale. Può camminare bene senza buchi nell'acqua. Giacché non vogliono farmi il favore che le chiedevo, appena finita la partitura glie la manderò, onde si convincano di quello che dico.
Mi pare avere esposto nella mia lettera “monstre” di Parma i miei desideri editoriali, in rapporto alla mia carriera “professorale” che in ogni modo abbandonerò perché è ridicolo essere patriotti [sic], in Italia, e non vale la pena sacrificarsi. Dal momento che io debbo dipendere dall’estero è meglio accettare la sorte anziché imputridire nelle R. Scuole musicali italiane. Le dico ciò con molto rammarico, non per vantarmi.
Sta bene per i Concerti grossi Corelli-Germiniani.
La prego però di considerare questo lavoro come una manifestazione nazionale, non come un mio guadagno!
In agosto (seconda metà) viene qui il quartetto veneziano, che farà la tournée con le opere mie l'inverno prossimo ed eseguirà Stornelli e Ballate. Nelle bozze, che ho rispedite circa un mese fa, c'erano pochissimi errori. Credo che in mezz'ora si correggerebbero tutti. Non sarebbe dunque difficile liberare le bozze per il 15 agosto e mandarmele qui? Potrei studiare con loro molto bene i Stornelli e Ballate. La prego di farmi questo favore, come pure (della partitura) vorrei si tirassero due copie su carta a mano per mio uso personale. Tengo molto a questa cosa e la prego di accontentarmi, come ha fatto sempre finora. E con ciò ho finito di parlare di affari editoriali.
Ancora la ringrazio per quello che ha fatto e per quello che mi promette per l'autunno. Ho bisogno di liberarmi dal peso della casa ed è per questo che la prego di aiutarmi anche come editore.
Mi meraviglia che l'Ingegnere Uccelli non le abbia risposto. Se tarda a rispondere me lo faccia sapere che incaricherò un amico parmigiano di interessarsi sulla faccenda.
Verrà ad Asolo? Se va a Venezia faccia un salto costì. Vedrà un bel paese.
Saluti cordiali e ancora grazie.
Mi creda suo affmo
G. Francesco Malipiero
Ha avuto gli articoli di Labroca sull’Idea Nazionale e di Massarani sull'Impero, che parlano della loro attività? Continuerò, se la cosa le interessa. Mi ricordi al Commendatore Valcarenghi.
Trascrizione di Simonetta La Grutta


Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 2
Misure 262 X 175 mm

Lettera titolo LLET010099