Al Signor
Il Signor Giovanni Ricordi
Chiarissimo Editore di Musica
Milano
 
Caro Signor Giovanni
Costantinopoli 2 Marzo 1849
Non so se questa mia lettera le giungerà prima che Ella spedisca la musica che Le pregai inviarmi col’ultima mia; dove pure unita alla quale Le inviai l’importo dell’ultimo pacco ricevuto, con di più Lire austriache 268 onde Ella si dasse la pena di rittirare quel mio oggetto che si trovava presso il Signor Rovaglia.
Se mai per caso Ella non avesse spedito la detta musica sarei a pregarla di unire a quella ancora un trattato d’Istrumentazione di Berlioz. La Romanza di Donizzetti [sic] non [****] la tua diletta vieni al bacio dell’amor in La minore e credo che siano parole di Victor Ugo.
Di più due cento franchi o duecento cinquanta sporchi [?] di pezzi per piano Forte piuttosto facili di Seconda e terza Forza Sopra motivi della Linda, della Borgia, dell’Attila, dell’Ernani, e Macbeth la maggior parte della Linda fantasie, sonate ect.
Se mai poi mi avesse di già Spedito la prima musica La prego farne un nuovo colo e spedirmela subito.
Le faccio noto con tutto il piacere che Sua Maestà il Gran Sultano mi ha onorato col regalarmi una ricca tabacchiera in brillanti munita del suo maggior sigillo del valore di cinque milla franchi, per aver io composto in lingua Turca un nuovo Inno nazionale il quale venne a sua richiesta replicato in sua augusta presenza il giorno che onorò con la sua venuta il Teatro.
Di più ha Egli ordinato che sia stampata tutta la partitura ed adotato in tutto il suo regno.
Appena sarà fatto sarà mio dovere il mandargliene una coppia acciò Ella caro Signor Giovanni possa farne quel conto che più le agrada.
Questo mio lavoro ebbe sorte fortunata anche presso il pubblico perché ne dimandò sempre la replica.
Se la di Lei accreditatissima gazzetta ripigliò il suo corso La prego darne cenno di tal cosa trovando ciò di molto vantaggio alla mia carriera artistica.
Gli affari teatrali vanno qui a gonfie vele; l’altra sera andò in iscena la Borgia con esito fortunatissimo ove vi cantò madama Vilmot, Negrini Bencich e la Calvi.
Nulla mi resta a dirle se non che ringraziarle per quello che ha fatto per me verso il Rovaglia che sono sicurissimo che non sarà più in quelle perigliose mani quel mio oggetto.
Ella già sa come deve fare perché giunga a me per mezzo sicuro.
Farà grazia di salutarmi la signora Peppina, Tito, Carlo e Carolina, ed augurandovi mille felicità ho il piacere di dichiararmi
 
Suo Aff.mo Amico
Angelo Mariani
 
P.S.
La prego dirmi ove si trova il mio amicissimo Emanuelle Muzio perché le devo inviare cosa di molta importanza.
Se è a Milano Le dia un bacio per me.
 
[a fianco dell'indirizzo nota interna di Ricordi: La romanza di Donizetti non si è trovata]
Trascrizione di Attilio Giovagnoli, Luigino Pizzaleo

Opere citate
Lucrezia Borgia

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 274 X 216 mm

Lettera titolo LLET010269