Al Pregiatissimo Signore

Il Signor Giovanni Ricordi

Editore di Musica

Milano

 

Caro Signor Giovanni

Costantinopoli 2 Novembre 1849

Col prossimo Vapore Francese che partirà da questa Capitale il giorno 5 corrente il Signor Rossini Negoziante di questa città manderà ordine al suo corrispondente di Genova di pagarle per mio conto la somma di franchi effettivi 410.

Il mio conto totale sarebbe stato di franchi netti 421.53 come mi fa conoscere nella sua delli 24 Settembre, ma non essendomi potuto servire delle due copie della Giovanna D’Arco ridotta per solo piano, mancandovi ad ogni copia la prima pagina della Sinfonia, per ora ne sospesi il pagamento essendomi stata rifiutata dalle persone alle quali volevo venderla.

Io credo che sarà un male rimediabile, perché mandandomi le due prime pagine, oppure due copie della Sinfonia intera potrò accomodare il mal fatto.

Dunque alla prima occasione che Ella avrà di mandare musica a qualche persona dimorante in questo paese potrà inviarmi quanto Le ho detto altrimenti aspetterò di farle una nuova ordinazione.

Molti guasta mestieri sono insorti qui: chi fa venir musica da una parte, chi dall’altra, e quel che è peggio che la danno a vil prezzo.

Basta per me prescelgo tenermi la mercanzia che di avvilire la mia arte.

In quanto alli spartiti che le feci parola nell’ultima mia lettera delli 18 p.p. Ottobre, ora le dirò francamente che La Norma, Don Pasquale, e Due Foscari furono presi da Lucca.

Ecco come si esprime il Cartellone del Teatro = I Spartiti Giovanna D’Arco, Maria di Rohan, Corrado D’Altamura, sono di esclusiva proprietà del Signor Ricordi di Milano; e quelli di Norma, D.Pasquale, Due Foscari del Signor Lucca parimenti di Milano.

Questo è un affare che deve aver fatto il corrispondente Torri.

Ella ora farà quei passi e quelle ricerche che crede.

Però mi raccomando di non compromettermi, perché se io Le diedi questi schiarimenti non fu che per darle una novella prova dell’attaccamento ed amicizia che nutro per Lei, e per la sua famiglia.

Anzi Le manderò anche il Cartellone, così avrà un documento in mano.

Mercoledì sera si aperse il Teatro colla Giovanna D’Arco, ma l’esito non riescì troppo brillante.

Io non sono andato ancora perché mi trovo in campagna, ma mi disse l’impresario e la prima donna Signora Vilmot che la colpa ne è la fredezza con cui fu eseguita… Anzi mi si pregò di andare dimani sera acciò potessi dire come si devono prendere alcuni tempi.

Basta vedremo.

Ora metono impegni perché io assista almeno alle prove, ma è troppo tardi.

Non so ancora cosa farò perché qui si attende da un giorno all’altro una gran decisione che se mai venisse a un certo modo, io partirò per la Russia col ministro.

Tanti saluti a Tito, alla Signora Peppina, a Carlo e Carolina, e Lei mi conservi sempre la sua cara affezione.

Il Suo aff. mo Amico

Angelo Mariani

P. S

Se vede Muzio le dica che sempre attendo una sua risposta

Tanti affezzionati saluti al Professore Mazzucato.

Trascrizione di Attilio Giovagnoli, Luigino Pizzaleo


Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 273 X 210 mm

Lettera titolo LLET010286