Data: 15/2/1918



Luogo: Bologna

ID: LLET010719




15/2/[1]918
    Carissimo Cav.re ed amico,

finalmente dopo parecchie difficoltà d’ogni genere sono riuscito a mettere d’accordo parecchi molti degli enti politici ed artistici di Bologna perché vogliano accordare una sovvenzione pro concerti orchestrali, onde dare lavoro alle masse che veramente per ora passano guai! E così quartetto, municipio, provincia etc. ... danno il loro contributo ed io dò il mio, ponendo tutta la mia volontà ed il mio mestiere nonché la passione d’artista affinché la bella iniziativa riesca. Siccome a Bologna però gl’incassi sono incerti (la gente è stata abituata ad andare ai concerti a sbafo) così essendo il preventivo molto più forte che la dote ricevuta, abbiamo dovuto affidare la gestione al Pasquali che assume le eventuali perdite ed assicura, in ogni caso alle masse, oltre la paga, un premio di £ 500 per ogni concerto.
Io mi rivolgo a Lei perché voglia pregare a mio nome il Comm[endator] Ricordi di farci condizioni un po’ speciali per la musica della sua Casa, dato lo scopo benefico ed artistico che ci ripromettiamo di ottenere.
Tra i pezzi che certo eseguiremo vi sarà la Sinfonia di Alfano (I° II° ed ultimo tempo) la notte di maggio del Casella forse la mia Suite - e poi la Gazza ladra – la Semiramide o l’assedio di Corinto
Ed a proposito di Rossini - vorrei esumare la sinfonia della Scala di seta, ma non credo che ci sia il materiale – Sarei molto grato se volessero prepararmelo – ma ciò entre nous perché non vorrei che prima venisse eseguita da altri.
Della notte di maggio di Casella desidererei aver subito la parte del canto per farla studiare alla Pedrazzi, che prenderà parte in due concerti – È un elemento di primissimo ordine – I concerti saranno 4 o 5 nel mese di marzo, più un altro con artisti, (forse lo faremo prima) ma extra
Io inoltre preparo altri 2 o 3 concerti di altro diverso genere ed ai quali tengo più degli altri = faremo coi miei bravi ragazzi del Liceo una corsa attraverso il 700 – distribuita in 3 concerti, che spero dare anch’essi al Comunale e che formerebbero come una seconda parte dei concerti orchestrali, salvo che questi del Liceo saranno ad invito. La corsa attraverso il 700 mi costa molte fatiche per parecchie ragioni – prima di tutto perché io che ho la sincera passione dell’arte nostra italiana ho il coraggio di dire che, specialmente nella 2a metà di detto secolo vi è più brutta musica che bella, e poi perché quella che è bella è estremamente difficile ad eseguire per le difficoltà stilistiche, e per quello che è l’ortografia musicale che oggi, me lo lasci dire, non si conosce e non s’insegna! Certe piccole sonate di cembalo del Galuppi, del Rutini etc ... a guardarle sembrano niente ma a metterci i punti e le virgole esprimono tutta un’arte diversa e difficile ad interpretare! Chi ha sentito Anna Amoroso a suonare l’andantino del De Rossi ne sa qualcosa! Io ho dunque intrapreso nel liceo un’opera di seduzione e sono in parte riuscito perché più che ai professori mi son diretto agli allievi!
Eseguirò musica inedita e sconosciuta – Un concerto grosso dello Locatelli ed una deliziosa pastorale – Una suite di Alessandro Scarlatti, pezzettini di Sacchini, Salieri, - un’ouverture di Leo – e poi sonate per violino, violoncello piano – un quartetto – cantate ed arie teatrali ed infine un salmo di Marcello e lo Stabat di Boccherini. Tutta musica bella e ... quel che è più divertente.
Ed in mezzo a tutto questo mi tocca star su la notte per finire di strumentare l’opera che Mocchi ha già annunziato al Colon! E penso se ci fosse il padre mio di cui io ero la ragione di vita il suo sogno realizzato!
Scusi se l’ho distrato [sic] dal suo lavoro, ma so che quanto Le ho scritto può interessarla – perché Lei ama quanto me la bella musica nostra!
Se Valcarenghi è costì me lo abbracci affettuosamente e porga i miei più distinti ossequi al Comm[endator] Tito –

P. S. Desidererei sapere se la Casa ha mandato il mio Sicania (che anche in America ebbe un magnifico successo, come a Bologna a Roma ed a Palermo) all’egregio Maestro Toscanini – Se non l’avete mandato – prego spedirmene qui una copia al Liceo a mio conto, ed io la farò poi pervenire al Toscanini a mezzo di un amico – e ciò senza alcun impegno di esecuzione – si capisce -.
Con sinceri affettuosi saluti
mi creda suo aff[ezionato] 

Gio[vanni] Marinuzzi

Trascrizione di Paola Meschini