Data: 2/2/1922



Luogo: Trieste

ID: LLET010724




Trieste 2 - 2 - [1]922

Carissimo Renzo,
    se io avessi scritto e tu avessi ricevuto le innumerevoli lettere sbocciate dal mio cervello e mai ... realizzate sulla carta, forse al ricevere la presente esclameresti: fammi il favore, smettila, come quel titolo di romanza alla Pitigrilli che io avevo suggerito a Carlo, ma siccome io, solo oggi per la prima volta, posso [in un breve momento di pace] posso occuparmi di cosa diversa che non sia il teatro e che mi fa tanto piacere tu dirai: «oh! guarda, il mio amico Gino è vivo ed in eccellente salute» e come anima caritatevole ne sarai contento! Infatti rimanere intatto dopo aver montato in pochi giorni il Cavaliere della rosa è un prodigio e si vede che i miei genitori m’hanno fatto ossa e muscoli d’acciaio! Tutta la stagione è stata pesante dato il repertorio a base direttoriale, ma tutte le opere hanno avuto eccellente successo.
Il Trittico mi costrinse ad alzarmi coll’influenza, perché nessuno sapeva niente, meno qualche artista, che l’aveva fatto, ma t’hassicuro [sic] che l’esecuzione è stata eccellente. Il Tabarro la prima sera colse il pubblico di sorpresa e fece molto successo. Dopo è piaciuta più Suor Angelica e più ancora Schicchi. Se Puccini fosse venuto gli avrebbero fatto molta festa.
Il Cavaliere ha avuto un successo grandissimo ed io uno personale. Jacquerie è alle prove. Vi è un’aspettativa enorme da parte del pubblico ed anche della stampa - cosa piacevole da un lato e pericolosa dall’altro, ma io che non amo le cose a metà ne sono contento.
Non ti dico la fatica che ho fatto e sto facendo ancora per avere almeno alla prima l’opera stampata. Sono persino andato a Bologna domenica notte dopo il Cavaliere tornando lunedì sera. La colpa è un po’ mia perché non si può fare il direttore sul serio ed il compositore insieme. Inoltre il libretto, le scene, parte della strumentazione tutto ha subito ritocchi sia in America che qui e quindi molto lavoro è diventato nuovo; il libretto lo stampa Michele a Roma e Donaudy lo corregge a Napoli. Pizzi sta a Bologna e Mocchi che doveva prendere il copyrigth [sic] ha preso invece il ... Colon di Buenos Ayres!
Ma ieri ho ricevuto da lui un affettuoso telegramma in cui mi offre persino Francioli per la mise en scene. Le scene sono state rifatte qui sui bozzetti americani, perché la Carelli, avendo litigato col Lovrich, me le ha negate – l’orchestra è ridotta alle proporzioni normali, il coro idem, insomma non è precisamente la sonnambula ma poco ci manca!
Gli artisti sono entusiasti e così le masse. Io dò a questa di Trieste importanza di première in Italia, perché a Roma, grazie all’indifferenza o all’ostruzionismo i corrispondenti non se ne occuparono. Speriamo qui sia diverso.
È inutile ch’io ti scriva che ti aspetto assolutamente con Guido, anzi ci terrei che tuo figlio venisse al più presto possibile per impadronirsi dell’opera. E tu sai che parlo agli amici, non agli editori.
Contiamo andare sabato 11 quindi verso lunedì o martedì comincerò le prove d’insieme.
Dunque arrivederci presto. Ossequi alla Signora Angelina, cari saluti a tutta la famiglia ed un abbraccio per te dal tuo
[aggiunto di traverso all'intestazione:]
affezionatissimo
Gino Marinuzzi.

Trascrizione di Paola Meschini


Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 2
Misure 175 X 110 mm

Lettera titolo LLET010724