Bari 14. 2. [1]921

Miei carissimi

A quest’ora saprete del trionfale successo di Lorenza. Pubblico dapprincipio diffidente e aggiungo quasi ostile per tante ragioni che mi riservo di dirvi a voce, è stato soggiogato dalla magnifica esecuzione e un poco anche dalla musica. È stato un continuo crescendo le chiamate dopo l’opera non si sono più contate. Come io ne sia lieto ve lo potete immaginare. Quaranta mi dice di avervi telegrafato, ma ne dubito data la sua proverbiale spilorceria, anche perché se avesse telegrafato non avreste mancato di telegrafarmi i rallegramenti.

La Sig.^ra Lauro è stata una Lorenza incantevole, birichina nel primo e secondo atto nel 3° è stata magnifica di espressione, di atteggiamenti, di tragicità ed ha profuso il suo tesoro di voce con generosità da gran Signora. Tenetene molto conto per una prossima riproduzione di Lorenza che spero venga presto e prima che terminino i miei diritti d’autore. Capito? Tafuri un Carmine ideale per voce per talento, magnifico. Ha bissato fra applausi deliranti la romanza del 2° atto. Questi due artisti sono stati i veri artefici del successo, il pubblico gli ha fatto accoglienze indescrivibili. Anche Maugeri assai bene ebbe applausi al 1° atto. Tutti, seconde parti che migliori non avrei potuto desiderare. Orchestra una magnificenza, diretta poi da me! Ora vi prego di mandarmi subito uno spartito di Perugina che Quaranta vorrebbe dare l’anno venturo, dato il successo di Lorenza. Voglio passarla alla Lauro che alle qualità artistiche aggiunge quella di essere bella, bellissima! E vi prego di non malignare!

Vi abbraccio con affetto fraterno

Aff.°

Edoardo

Vi mando gli articoli dei giornali locali.

[In corrispondenza delle parole «... vi prego di mandarmi subito uno spartito ...», sul margine sinistro del foglio compare la nota: «già inviato 16/2 [1]921 R[enzo] V[alcarenghi].]