Data: 28/10/1845



Luogo: Milano

ID: LLET011032




Mio carissimo Ricordi!

Milano 28. Ottobre

Come va, mio uomo invisibile? Niente meno che cinque volte ho tentato vederti, ma tu non hai una sola volta potuto ricevermi. Ebbene, però, se non mi volesti in corpo ed anima, abbimi in inchiostro. E odimi. Ti avverto che è una seccatura che ti dò, more solito. Mi fu caldamente raccomandato il Gianni. Io non so, né devo sapere, perché tu l’abbia licenziato; ma so ch’egli desidererebbe rimanere e, se non per sempre, almeno per qualche tempo, tanto almeno per levare la taccia di essere licenziato, cosa che ad uomo d’onore (che tale lo ritengo) potrebbe tornare sommamente dannosa. È egli dunque possibile di modificare d’alquanto il tuo severo cenno? Io non ho veramente verun diritto a chiederti questo favore, ma conoscendo l’amicizia e la bontà tua a mio riguardo, mi decisi ad essere intercessore. Sii, dunque, se lo puoi, generoso, come lo sei sempre, mio eccellente amico. Egli poi promette maggior zelo, tutto l’interessamento pel tuo Stabilimento, infatti tutto quello che meglio ti può piacere. La mia sposa e mia madre ti salutano, e riveriscono pure, il che faccio anch’io, l’egregia e carissima Sig.ra Mariannina, che ritengo sia ancora sulle rive del lago. Io lavoro come un cane, e questo in gran parte per te. Il Berlioz ed il Fétis vanno a vapore, la Gazzetta Musicale siede sul trono del giornalismo, ed io sto facendo i miei conti per regolarli alla venuta del mio caro Giovanni. E Blevio, quando potrò io vederlo? Ah! [?]: ho paura che per quest’anno no. Ho bisogno di dimenticare tutti gli spassi, di lavorare, altrimenti non si mangia. Ti prego, al più presto possibile, di due righe di riscontro. Intanto credi sempre all’amicizia del

Tuo Aff. Am.

Alberto Mazzucato

Trascrizione di Giovanni Vigliar

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 207 X 134 mm

Lettera titolo LLET011032