Data: 2/4/1851



Luogo: Bruxelles, Belgio

ID: LLET011263




Italia

Allo Stimatmo Signor

Giovanni Ricordi

Milano

 

Mio caro amico

Bruxelles 22 aprile 1851

 

Ti ringrazio infinitamente della tua lettera del 16 corrente che mi fu cara oltre modo; prima perché mi servì a persuadermi sempre più che Bocca è ben triste uomo, e sciocco, secondo perché vedo che si arrogò un diritto che non gli si compete per nulla cioè d’imischiarsi [sic] nelle cose mie, mentre dello spartito ne sono il solo e assoluto padrone. È vero che Egli ne è interessato per una parte, ma il diritto è a me per venderlo a chi mi pare, al prezzo che voglio alle condizioni che mi piace. Ieri appena ricevuta la tua lettera ne feci a lui i miei lamenti per il suo procedere imprudente, mi rispose d’averlo fatto credendo farmi del bene; io ne scrissi subito a Lampugnani e smentii tutto ciò che può avere detto il Bocca.

Per lo spartito se tu desideri aquistarlo [sic] come vedo ne parleremo appena sarò a Milano. Ti confesso però che avrei più piacere a dartelo dopo averlo fatto rappresentare che prima; capirai che posso prendere qualche denaruccio di più potendo avere ancora spero un successo. In Italia ho molte cose che sono in mio favore capisci ed avendo ottenuto più che un reale successo a Bruxelles, ho fiducia di averlo maggiore nel mio paese. Adoperati però colla tua influenza sino a d’ora, che per il resto ne parleremo a Milano.

Sare di già partito per l’Italia ma ho diversi impegni che mi obbligano a fermarmi ancora per otto o dieci giorni; il 26 ho a dirigere un concerto ed il 29 un altro ad Anversa. Sono stato cercato per dirigere un concerto a Basilea, nel mio ritorno se tu mi mandassi qualche lettera per le conoscenze che puoi avere in quella città mi sarebbero assai care. Mandale al mio indirizzo fermo in posta.

Non ho ancora voluto informarmi qui per l’anno venturo, quantunque mi raddoppierebbero la paga che ebbi quest’anno. Mi riservai a decidermi quando avrò visto le cose come andranno in Italia. L’altro giorno vidi Fetis e mi disse che voleva fare teco la pace; ne disse anche a M.s Medori, e ne parlerà con Lei; mi parlò molto affinché ritornassi l’anno venturo; cambiano teatro e passano alle galerie [sic] S. Hubert che è piccolo assai assai; ed essendo stato abituato nel vasto teatro del Circo, mi parrebbe di passare da una piazza ad un gabinetto.

Addio, mio caro, salutami tutti di tua famiglia e credimi sempre il tuo affmo

amico

E Muzio

Trascrizione di Simone Majocchi

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 213 X 139 mm

Lettera titolo LLET011263