Carissimo Amico

Venezia 4 Gennaio 1846

L'amico Gallo ha fatto onore al vostro mandato e ve ne sono tenutissimo. Non ve ne diedi più presto avviso perché ho voluto prima certificarmi, che presso me non esiste quanto vi manca della Solitaria. Non l'ho proprio. Non mi resta che una speranza, quella cioè di cercare presso la persona da cui ebbi tal musica se per caso l'avesse, e lo farò con tutto il piacere, perché io pure so quanto gravi avere un'opera imperfetta. Vi farò noto l'esito delle mie premure.

Quanto poi alla cordiale amicizia spirante da tutta la vostra lettera, io vi posso assicurare ch'ella trova un eco il più sicuro nel mio cuore, e non desidero che l'occasione di potervela provare co' fatti da povero diavolo di poeta come sono. Vivo dunque sicuro che mi farete lo stesso, e con tale certezza vi prego a ricordarmi al caro vostro Tito, continuarmi la vostra amicizia e tenermi sempre

Per tutto Vostro Aff°

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