Data: 14/3/1855



Luogo: Venezia

ID: LLET013249




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Mio Caro Tito

                                   Venezia 14 Marzo 1855

Puoi facilmente a quest'ora immaginarti l'esito dell'Editta. È un'opera ben fatta, vi sono cinque o sei pezzi di effetto che furono anche applauditi, ed il Bussi fu otto o dieci volte chiamato fuori a riscuoter gli applausi, ma vi si desidera più novità d'invenzione, e maggior accuratezza nella scelta dell'argomento. Io ritengo che se avesse il maestro avuto altro dramma, con forme più spiccie, o almeno si avesse potuto fare più prove, e praticar qualche taglio opportuno le cose sarebbero andate anche meglio. Questa Editta però sarà un buon boccone per Messer Francesco Lucca. A proposito di Lucca, jeri in presenza di Gallo e di altre persone ci ho dato una tale lavata di testa a proposito delle indegne polemiche di quella sua berlina chiamata Italia musicale, che lo feci fuggire verde bianco e rosso così aveva tutta la tavolozza della bile in faccia. Povero messere! Ma basti di Lui.

Sono stato giorni sono a vedere un bozzetto o pensiero messo insieme dall'egregio Minisini per la statua che dovrà decorare la tua gran sala. Sublime concetto!.. Sarà Esso rappresenta l'Estasi della Musica. Dio Santo che bella cosa! Tale idea non poteva sorgere che nell'ispirato autore di quella sublime Pudicizia che tu conosci, ed egli solo potrà infondere nel freddo marmo l'estetico pensiero del suo concepimento ardito e felice. Riuscirà di grandezza alquanto maggiore della detta Pudicizia, e quanto quella maravigliosa.

Il prezzo ch'ei crede fissarne non sarà perciò maggiore di quella, cioè Fiorini 3000 circa, che tu gli farai pagare come e quando più sarà per piacerti; solo siccome al momento dovrà commettere de' marmi a Carrara, così egli amerebbe di poter commettere ed acquistare anche questo, perciò sarebbe ad interessarti perché se non ti spiacesse, gli facessi versare un acconto d'un migliajo e mezzo di Lire austriache. Tu puoi farlo ad occhi chiusi perché sull'onestà di lui tanto Vigna che io stesso, e più di tutto l'integra di lui fama, te ne siamo garanti. Avrai una statua che farà le meraviglie di quanti la vedranno, ed il merito d'aver protetto un'artista, destinato a vivere nei posteri ed a far invidiare la nostra Italia che lo possiede. In ciò non v'ha esagerazione.

Sono desolato pel mal giuoco toccato al mio buon Emanuele, né potrei dirti a parole quanto partecipi al suo grosso dispiacere.

Oggi siamo col caro Vigna, con Apolloni, e con Toni Gallo a pranzo dalla carissima Barbieri, che, jeri sera cantò come un'angelo. Berremo alla salute del nostro Tito della sua cara Famiglia. Vi sarà anche quella creaturina che chiamasi Madama Piave, la quale tanto e tantissimo ti saluta.

Bondì Tito caro; Ricordami alla tua Peppina, al mio buon'amico Cerri, e credimi di cuore

Tuo Aff° Amico

 F M Piave

Trascrizione di Archivio Ricordi

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 274 X 217 mm

Lettera titolo LLET013249