Data: 5/8/1857



Luogo: Rimini

ID: LLET013271




[2216]

Caro Sig.r Cerri

                                                Rimini 5/8/57

Voi dovete sapere quanto vi stimi ed ami, perciò vi sarà facile credere sinceri i ringraziamenti che vi fo i più cordiali, pella cara vostra 31sc.° Sono bene contento che almeno alcuno ch'io stimo, comprenda la difficil pendice sulla quale devo inerpicarmi senza ale e con mani e gambe legate; che almeno alcuno non mi guidi [?] la croce; che almeno alcuno mi dica una parola che non sia un'accusa un'insulto. Caro Cerri, son quattordici anni che sto alla colonna e che sono flagellato da cotesti giudei giornalisti, senza loro rispondere verbo! . . .Ah non ne posso più!..ma bisogna che ci stia per la gran ragione del pane!!!

Ragione suprema a cui tutto piega . .- -

Anche ragione per tutte le vostre osservazioni; ma pur troppo nella foga del fare la penna corre, e se anche uno se ne avvede lascia correre per timor di essere obbligate a maggiori e nuovi rimestamenti, i quali non potete immaginarvi quanto sieno pesanti.

Quanto al guerriero che parla evangelicamente come il ministro, vi fo osservare che lo fa in un momento in cui vien dalla chiesa, e che più avanti, non esita a farsi egli stesso duellante e sfidatore . . . . Capisco però che queste ragioni sono di poco valore, ma corroborate da quella suprema che la musica fatta era troppo bella, e che non conveniva calmarla, ho creduto chiudere un'occhio e lasciar correre.

Se sapeste quanta fatica mi costaron trovare un soggetto a cui non isconvenisse la intonazione generale del dramma e della musica facendovi sparire il prete !!!

Del IV atto poi Verdi ne fece una gemma musicale. Non ho ancora sentito la burrasca, ma credo sarà un capo lavoro, poiché egli stesso ne è contento.

Quanto al libretto, qui alla direzione del teatro ne esiste una copia vidimata, e prima di spedirvelo feci le dovute osservazioni al Mariani che così mi rispose

Quanto ai figurini, prima di partire da Reggio li consegnai tutti a Luciano Marzi con una mia memoria incaricandolo di spedirli a Milano. Se non lo ha fatto sarà stato per trascuranza; vi prego quindi rivolgervi a lui.

Io non li ho spediti perché era in quei momenti agitati da una importante quistione finanziaria troppo poetica. La speditami lettera è tosto partita per Fuligno.

Le prove camminano bene; spero si andrà in iscena circa l'11 o 12.

Non ne vedo l'ora perché questa è una vera Beozia.

Addio caro Sig.r Cerri, conservatemi la vostra cortese amicizia, e crede salutatemi Tito, Giulio, la Giulia, la Peppina e credetemi di cuore

Vostro Aff°Amico

F M Piave

Trascrizione di Archivio Ricordi
Persone citate
Giuseppe Verdi

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 223 X 176 mm

Lettera titolo LLEt013271