Data: 15/12/1874



Luogo: Palermo

ID: LLET013305




Gentilissimo sig Giulio.

Palermo.

15. Dic.e 74 .

ore 10 ante

Sono ancor vivo! E lo attestano come Ella vede queste mie righe che le scrivo finalmente, riavuto da quella confusione che succede appena che si arriva in un paese nuovo, con faccende da sbrigare etc etc. In breve le dirò del mio viaggio che non fu ne felice ne infelice. Giunto a Napoli ebbi un cattivo tempo perciò quel giorno non potei partire per Palermo ciò che feci il giorno appresso, non senza aver prima esplorato il mare dalla riva di Chiaja! e da Mergellina dove pranzai – Fui stomacato a Napoli per il sudiciume che regna nelle diverse contrade, e per i soprusi, schifosi dei marinaj e di tutta quella ciurma che assediano il povero viaggiatore come ladri. – Possibile che la Questura non ponga una riparazione a questo sconcio! Fui al Conservatorio dove feci la conoscenza col M° Florimo, e maestro Serrao, rividi il Rossi che mostrommi la Biblioteca gli autografi dei celebri classici[, il] Pianoforte di Cimarosa, di Paesiello etc, credo anche una presa di tabacco lasciata cadere da quest’ultimo sulla spinetta! – Quindi il giorno appresso m’imbarcai! Con me avevo il baritono Giraldoni la prima donna Isidor, il tenore Brunetti, Vecchi etc qualche ballerina; Appena mosso il bastimento, credetti prudente il scendere con mia moglie e zia, nella cabina, dove ci coricammo era un’ora pom. – nell’entrare sotto coverta, udii subito, alcuni viaggiatori che nelle loro cabine facevano certi vocalizzi … non so se mi spiego. Quasi subito la Ia donna Isidor che dovrà eseguire la Mignon (Filina) apparve sostenuta dal Capitano e dalla madre, con manifesti segni di un’eruzione ventricolare che seguì tosto appena in cabina in tempo Agitato, e a varie riprese durante il viaggio – Più tardi mia zia diede lo stesso esempio – Mia moglie mai. – Io resistetti sino alle 2 di notte, ma dopo dovetti per una volta sola però pagare il mio tributo. Il mare era però molto agitato. Non ebbi paura – Ed eccomi dunque a Palermo già da 3 giorni – Le avrei scritto prima se non fossi stato occupato per diverse faccende[.] Soltanto da jeri ho trovato l’appartamento, che non potrò occupare non prima di sabbato, essendo abitato dalla Tessero = Subito dopo m’accingerò al lavoro. = Sto incerto di finir prima e prestamente la Savojarda o cominciare la Gioconda – Che devo fare? – Io attendo di Lei notizie, frattanto la prego a salutarmi tanto la sua consorte e tutta la famiglia. Dirà al M° Saladino che infine poi questa sua Palermo non è una gran cosa!!! E se vede Formes me lo saluti tanto – Le prove dei Vespri continuano alacremente ma senza tenore; lo si attende quest’oggi ed è Barbaccini – Si attende pure Platania [disegno mano destra che fa il segno delle corna] ... che finora fu indisposto – Tante cose per parte della mia Teresina e zii – Non mi dimentichi, e aggradisca un saluto

del di Lei devmo

A Ponchielli

che al dire dei Siciliani le bacia le mani –

[di traverso] Appena che saranno stampati attendo i Lituani, desidere[re]i ne spedisca uno al M° Lauro Rossi al M° Kuon, alla mia zia Teresa Brambilla Via Solferino N° 10. – Più tardi gliene darò altri, che mi verranno in mente –

Trascrizione di Pietro ZappalĂ  - Centro Studi Ponchielli di Cremona


Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 211 X 134 mm

Lettera titolo LLET013305