Caro Tornaghi.

10. Agosto. 76.

Barco.

Ricevo una lettera dal M° Ferrari che istruisce provvisoriamente i Cori a Cremona per i Lituani, e mi dà notizie delle prove piuttosto allarmanti. Questo Ferrari è un bravo giovane di molta capacità e anche per l’amicizia che mi porta, devo credere a ciò che mi dice. – Esso m’informa che nei Coristi Uomini vi sono 19 bassi e baritoni 5 tenori primi e 5 secondi. Qui c’è subito una sproporzione, assai facile a rilevare. – Quindi parlando delle coriste (trascrivo le sue parole) sono 13 (!) ma tanto buone che mi sono assolutamente rifiutato di continuare con loro le prove perché impossibilitato di cavarne qualche cosa. In seguito mi aggiunge che conviene scartarne la metà. Perciò ti scrissi affinchè tu ne parli al sig Giulio, e questi a sua volta al Pecori onde pensi a sostituir bene i rosti che minacciano. Desidererei prendessero gente che ha fatta l’opera. Non è ciò possibile? … Sappiami dire se Giulio è a Milano, e se la stampa della Gioconda procede avanti, nel qual caso desidero vedere le bozze di ciascun atto, e se credi mi porterò per ciò appositamente a Milano –

Ho lasciato Genova da qualche settimana, poiché m’annojavo a non occuparmi: – Ti raccomando l’affare dei Cori; – saluta per me Giulio e tutta la famiglia Ricordi, e abbiti una stretta di mano

del tuo aff

Ponchielli

{Sotto ai numeri delle parti dei coristi ci sono dei numeri a matita: 16 sotto i bassi, 10 ai baritoni, 10 ai tenori primi, 10 ai tenori secondi, e poi successivamente 8 S[oprani]  – 8 C[ontralti]}

Trascrizione di Pietro Zappalà - Centro Studi Ponchielli di Cremona
Persone citate
Giulio Ricordi


Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 206 X 133 mm

Lettera titolo LLET013347