Preg sigr Giulio

31. Otte

Pietroburgo

Ricevetti la gentilisa sua lettera alla quale m’affretto di rispondere – Sento relativamente al Barito come si propenderebbe per Verdini e Menotti – Quest’ultimo a dir il vero, quando l’anno scorso cantò alla Scala, nella Gioconda, non mi fece la più buona impressione, sia per il modo d’interpretare la parte, quanto per il volume di voce che parvemi un po’ esiguo per codesto teatro. – Non conosco Verdini. – Ieri Marconi mi parlò di Vaselli[1] che si troverebbe disponibile, e che desidererebbe cantare alla Scala. La sua voce non è molto estesa ma è simpatica. Ha intelligenza, talento ed è artista[.] Che ne dice Lei? – Questa benedetta scelta degli artisti è un’affare ormai terribile – Con tutte le buone intenzioni del mondo fa prendere terribili cantonate. Non vorrei che questa ne fosse una!!. – Ma io l’ho sentito a Torino nel Figliuol Prodigo, e le assicuro che rimasi soddisfattissimo. Certamente più del protagonista! – Se Lei mi dice che questa Borghi è ottima non parlo altro, e spero che avrà voce, e sarà artista disinvolta.

Dia pure le disposizioni opportune per la copiatura delle parti per Tamagno e la Pantaleoni – Convengo pienamente esser meglio il non indugiare, onde non trovarsi più tardi in qualche imbarazzo. – Soltanto che una volta impegnati, raccomandi caldamente a quegli egregi artisti di tenersele presso di sé, onde non succeda come colla Gioconda, allorquando Gayarre, prestò la parte a Filippi – Ma non tutti gli artisti hanno il cervello ad un modo –

Non le ho finora mai parlato per ciò che concerne contratto, ossia la parte positiva (pur troppo indispensabile!) perché io sono alquanto restio allorquando si deve parlare d’affari, e ciò per parecchie ragioni che Lei oltreché Editore, egregio M° e musicista capirà benissimo – Però. – dacché naturalmente devo fare una domanda io gliela butto giù – Dobbiamo concludere sulle basi del contratto fatto per Figliuol Prodigo? Sia come cifra che come per il resto??? attenderò in proposito un di Lei scritto. –

Le prove dei Lituani continuano un po’ lentamente perché interrotte da altre che si fanno per tutti gli altri spartiti, e che si accavallano una sopra l’altra, essendo naturalmente teatro a a [ripetuta per cambio pagina] repertorio. Ieri vi fu la Ia prova in Orchestra coi cantanti. Nel 1o brano a voci sole della Preghiera nel Prologo accaddero diverse calamità – Ma in ogni caso aumenterò certi puntelli in Orchestra e animando qua e là il tempo spero di scongiurare ogni pericolo. Si provarono 2 atti – Non sono malcontento, sebbene Bevignani propenda molto a passar oltre senza appurare un po’ meglio l’esecuzione orchestrale – In ogni modo sto attento – Le scene del Zuccarelli quantunque buonissime si è dovuto rimediarle per ciò che concerne i praticabili che non esistevano, o erano mal fatti. Così la gran vetrata in fondo nell’atto 3o troppo piccola, e soltanto dipinta, e qualche altro inconveniente nella scena dell’Atto I°.

Appena in scena i Lituani farò subito ritorno così, e (come già le dissi) spero se non avrò disturbi di aver finito tutto meno forse l’intermezzo e il Preludio pei quali se l’opera si fa in Quaresima rimane tutto il tempo possibile. – Ho un dubbio che mi tormenta, ed è quello di vedere se la Marion sarà opera adatta per la Scala, … specialmente dovendo come sa impicciolire la massa corale. –

Ho composto una nuova romanza per la donna che aprirebbe l’Atto 4o. Sopprimerei invece il Coro d’operaj e sentinelle dopo seguirebbe la scena fra Laffemas (basso) e Marion – Sono in dubbio di lasciare la breve aria drammatica che lei ha sentito di Marion e che vien dopo o sopprimerla, sostituendovi dopo partito Laffemas poche parole. – Facendo quest’aria si completerebbe forse più la scena – Penserò ad accalorare un po’ più sulla fine la romanza del tenore, che come sta, minaccia di riescir fredda –

Nell’altra lettera che le scrissi mi sono dimenticato dirle che qui trovai stampato in lingua russa lo spartito della Gioconda s’intende per Canto e Pianoforte[.] Ne è Lei consapevole? …

I siggri Rubinstein credo si trovino a Peteroff[:] se non lui, che doveva per quanto avevo sentito assentarsi per diversi Concerti, la moglie certamente. –

Qui mia moglie andò in scena col Ballo in maschera dove ebbe specialmente nell’Aria atto 3o e Duetto col tenore ottimo successo[.] Venerdì 8 avrà il Faust. Essa la ringrazia delle gentili parole e augurj e le invia tanti saluti. Lo stesso faccio anch’io, mentre stingendole la mano sono con tutta stima

di Lei aff

A Ponchielli

Qui nei Lituani Marconi va bene, sebbene come complesso d’artista sarebbe forse stato migliore anche per il carattere della parte il Sylva – La Durand non sembra molto contenta della parte e … dopo la Gioconda è troppo naturale.

 

[1] Giovanni Vaselli.

Trascrizione di Pietro Zappalà - Centro Studi Ponchielli di Cremona