Roma, 28 Giugno 1917

Egregio Cav. Clausetti,

                                  Le spedisco la “cessione” firmata e La ringrazio della Sua cortese sollecitudine a definire questo nostro piccolo affare. La prego di voler sollecitare l'incisione di queste trascrizioni perché, come le scrissi l'ultima volta, mi sono molto richieste e così diversi pianisti le potranno eseguire nei prossimi concerti invernali se avranno il tempo di prepararle durante quest'estate.

Sono molto desideroso di conoscere il suo parere sul libretto di Marie Victoire. Il secondo atto di questo lavoro mi pare abbia il difetto di aver dato troppa importanza alle figure secondarie togliendo in questo modo molta efficacia alle persone di primo piano. E poi si potrebbe facilmente ridurre il lavoro in 3 atti fondendo il 4° col 3° atto. La musica la scrissi sul testo francese e poi mi fu fatta una traduzione ritmica italiana di cui il tacere è bello. In caso vorrei rifare tutto; in gran parte il 2° atto e rifare tutta la parte del canto su di una traduzione nuova e ben fatta. Le sarò gratissimo se vorrà darmi notizie della Sua impressione e se le pare che io abbia ragione sui difetti dell'opera.

    La prego di aggradire i miei più cordiali e distinti saluti.

                                                                                              Ottorino Respighi

   (Spero nell'estate di fare una scappata a Milano e di avere il piacere di stringerle la mano)