Data: 16/5/1931



Luogo: Milano

ID: LLET014436




Milano 16.5.31

Piazzale Aquileja 12

 

Caro Valcarenghi, Scusatemi tanto se in certo qual modo vengo darvi una piccola noia, ma nella vostra cortesia e in quel sereno quasi ambrosiano riconoscimento delle cose giuste - anche se spiacevoli - troverete che non faccio il così detto “gesto antipatico”.

Le mie cosucce vanno poco allegramente. Nessuna meraviglia. Si adattano anch’esse al clima nazionale. Con ben 17 opere che ò in scena - e tutte coi più reputati Maestri - io non guadagno duemila lire all’anno. Le mie commedie vengono … schiaffeggiate secondo gli usi e gli inni nazionali: ergo: vita dura. Io un po’ me ne frego e un po’ tiro coi denti, deciso a tener la mia testa dove me l’à collocata il buon Dio: cioè sul collo, non ai piedi per essere scambiata per una spazzola da scarpe. Premesso questo, voi capirete l’altro.

Io ò un impegno della vostra Casa, in data precisamente di un anno fa, per scrivervi un libretto di soggetto romano, con il compenso di lire quattromila per atto.

Il buon Dio m’è testimonio se io avevo mai pensato fino ad oggi di valermi di tale impegno, sapendo benissimo che ciò non vi avrebbe fatto nessun piacere. E nemmeno a me. Ma ora sarebbe veramente poco onesto da parte mia, togliere alla mia famigliola anche ciò ch’essa deve aver da me … Non posso, in coscienza, ignorare che ò un [****] impegno che mi potrebbe aiutare in questi momenti e buttarlo via come se non esistesse. Convenite. Perciò siate buono e aiutatemi. Vi vengo incontro come volete … Ci tenete all’argomento stabilito?. E io lo faccio.Volete, invece, un altro libretto in sostituzione di questo?. E io lo faccio … O volete che annulliamo l’impegno venendoci incontro uno per l’altro su di una cifra di transazione?. E lo faccio … Però, fra le tre proposte, vorrei evitare l’ultima: il danaro, a me piace guadagnarlo col lavoro, non averlo attraverso le combinazioni.

Eccovi detto. Vi ò scritto perché a me certe faccende mi penano a voce. Appartengo ancora alla vecchia razza dei famigerati galantuomini che finiranno veramente male. Questa lettera mi è costata più fatica che non aver scaricato un barroccio di mattoni: Scusatemi. E siate così gentile di comprendermi. Cari saluti a voi e a Clausetti.

Vostro Arturo Rossato

Trascrizione di Marco Riboldi
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 276 X 220 mm

Lettera titolo LLET014436