Pregiatissimo Amico

Mi dispiace il disturbarvi ma quel asino del Sig.r Legitimo non avendomi in veruna sua lettera fatto menzione dell'anticipazione di 40 Piastre che l'Artefice desiderava avere, percio non ò fatto che la spedizione della somma intiera come lui mi chiedeva di 150. Piastre che vi avevo pregato di fare pagare, presentemente la somma si trova di 154. che lui si era sbagliato, dunque vi prego di fare laumento [sic] delle 4. Piastre che sie sbagliato nel caso che l'affare abbia il suo effetto.

Vi mando la lettera che rispondo al Sig.r Legitimo, ch’avrete la compiacenza d'inpostarla, e affrancarla doppo [sic] averla letta perche possiate essere al fatto di tutto quello che

li scrivo, e che conosciate ch'ò aggito [sic] assolutamente d'appresso alla sua lettera e che

sapiate quello che desidero che voi scriviate al Sigr Buono a Napoli.

Lascio a voi di combinare questo affare, ma che l'Artefice dia la sua parola che i Cammei sia dati al Sig. Buono assai a tempo perche voi possiate ricever a Milano i Cammei il 25. ou [sic] 28. Giugnio [sic] avendo a quella epoca una occasione per averli a varsavia [sic] con sicurtà, ma non potendo eseguire cio, non ci penziamo piu.

Se non fosse una commissione per il Generale non minporterebbe [sic] niente, ma d'apresso la lettera del Sigr Legitimo in data del 17 Marzo credendo ricever i Cammei li avevo annunziati al Generale assicurandolo che niente mancherebbe alla commissione datami da lui, percio vedete quello che potremo fare e mi raccomando a voi.

Scusatemi e credetemi sempre Vostro

Aff.mo Amico

Taglioni F

Blevio li 4 Maggio 1846

Dun [sic] due ò tre giorni sono a Milano parleremo della nota che vi ringrazio che mi avete mandato sopra la Musica spedita, i complimenti di tutta la famiglia.