Data: 16/4/1916



Luogo: Pesaro

ID: LLET015402




Pesaro 16/4 1916.

Caro sig. Cantù - la ringrazio per l'abbonamento, al Corriere, fatto in favore del mio amico dott. Lorenzi, prigioniero in Russia; preghi[,] a<,> nome mio, la Ditta di volermi accreditare il piccolo importo speso, che rifonderò alla prima occasione.

A Pisa ho avuto veramente delle feste trionfali: Francesca è entrata nel sangue di quel pubblico che si rammaricava soltanto che la stagione finisse... Ho avuto occasione, così, di conoscere due interpreti di prim'ordine che credo utile segnalare con una speciale raccomandazione alla Ditta: la Muzio e il Bonfanti. La prima, assai migliorata dall'epoca in cui interpretò Melaenis, ha voce, figura e sentimento per poter eseguire Francesca in modo veramente ammirabile: il Bonfanti, come Malatestino, è all'altezza della Muzio, anzi, ritengo che diventerà il migliore di tutti i Malatestini intesi fino ad ora: ha voce bellissima e penetrante, dizione chiarissima, temperamento e possiede una figura assai simpatica.

Buono il direttore Vigna che ha fatto miracoli dato l'elemento orchestrale che aveva sotto di sé.

Sono 1uì da tre giorni ed ho incominciato ad occuparmi della “Via della finestra”. Una piccola parentesi, in questo mio lavoro, è stata aperta da un Inno che non potevo rifiutare e che è annunziato oggi nel Corriere. Di inno ce n'è fin troppi, lo so, ma nella mia condizione di “irredento... per forza” un rifiuto sarebbe antipatico specie quando si tratta di richieste che hanno sapore patriottico. Penso che anche(*) questa piccola composizione dovrà essere pubblicata e mentre temo di seccarvi nell'offrirvi questo unno No 2, non vorrei essere scorretto con la Ditta saltando il diritto di prelazione che si estende, mi pare, ad ogni mia composizione futura. Qualora, dunque, non credeste opportuno di pubblicarlo ditemelo con tutta franchezza, senza timore alcuno di offendermi.

Caro sig. Cantù, mi saluti tanto il Comm. Tito al quale penso con affetto anche più profondo dopo la sventura che lo ha colpi[to]. E s'abbia lei pure una stretta di mano dall'aff.

suo Zandonai

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(*) Parola di dubbia lettura.

Trascrizione di Diego Cescotti - Biblioteca Civica di Rovereto

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 180 X 132 mm

Lettera titolo LLET015402