Bari, 13 decem. 1920

Caro don Carluccio - è arrivato ieri notte il portatore col materiale di Francesca e tutto sarebbe andato bene se non che aprendo i pacchi ci siamo accorti che mancavano le parti per i cantanti, pel suggeritore e per i Maestri sostituti. Altro guaio! L'impresa si è rivolta al vostro rappresentante di qui, ma egli ha dichiarato di non possedere né uno spartito, né un libretto di Francesca aggiungendo di aver richiesto un mese fa una 50na di spartiti alla Ditta Ricordi a Milano che, però, fino ad ora non sono arrivati. Se questo fosse vero sarebbe grave e i vostri incaricati di simili affari meriterebbero un encomio a rovescio!-
Non ho finito: abbiamo aperto oggi le casse degli istrumenti arrivate da Milano. Il flauto basso manca e sono rassegnato a farne senza. Non vorrei, però, che il brutto scherzo si ripetesse per Napoli!(cc1)
Intanto per una cosa o per l'altra ho già perduto due giorni di prove e l'impresario sparge lagrime di sangue al solo dubbio di non arrivare in scena sabato 18 [•]
Per l'opera c'è grandissima aspettativa.- Spero di ottenere una buona esecuzione perché l'orchestra imbottita con molti elementi forestieri è migliore di quanto mi sarei aspettato e il complesso della compagnia è pure buono. Vi scriverò più dettagliatamente in questi giorni. Ma intanto fate mandare al negoziante un po’ di spartiti e di libretti di Francesca: egli è assediato di richieste che non sa come soddisfare.
In fretta affettuose cose dal vostro
aff Zandonai
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(cc1) A Napoli venne già mandato il flauto basso cogli altri strumenti [Nota sul lato sinistro, in corrispondenza del paragrafo]