DS

2 Ottobre 1943

Preg. Sig. M° Gino Marinuzzi

Villa Anna-Sofia

SAN REMOA

 

Gino carissimo,

Ho ricevuto la tua cara bella lettera del 28 s[corso] m[ese] e te ne ringrazio di cuore perchè [sic] è proprio nei momenti tragici e sconsolati che i veri amici danno la misura dei propri veri sentimenti e tu sai quanto mi sia di conforto annoverarti fra i fedelissimi della mia famiglia e della mia Casa. Sta pur sicuro che sei ricambiato, da noi tutti indistintamente, e che facciamo voti ardentissimi perchè [sic] le tue ansie e preoccupazioni, purtroppo tanto giustificate, possano presto prendere fine col giungere di notizie rassicuranti sul conto dei tuoi cari lontani e vicini!

Anche noi, come puoi immaginare, viviamo ore tristissime e l’orizzonte è tuttora, e più che mai, buio senza uno spiraglio di luce che lasci sperare la fine di tanti orrori! Non solo dalla Sicilia – la nostra cara bella indimenticabile Sicilia! – siamo naturalmente senza notizia alcuna, ma anche da Napoli silenzio assoluto e mi domando cosa sarà avvenuto del povero Piceda che già prima dell’ultimo “pesante” bombardamento aveva avuto la casa sinistrata ... La Filiale, gravemente danneggiata a suo tempo, dev’essere ormai completamente a terra. Penso che per avere qualche notizia delle persone care con le quali non è possibile corrispondere direttamente si dovrebbe ricorrere ai buoni uffici della Croce Rossa Italiana (Ufficio Prigionieri Ricerche e Servizi Connessi, di Via Puglia 6) a Roma che svolge un’attività veramente magnifica e preziosa a sollievo delle famiglie in pena.

Di salute stiamo benino: Angelina – che vuol essere particolarmente e affettuosamente ricordata alla tua carissima Anna – si sta rimettendo da una indisposizione che è certamente la conseguenza di innumerevoli preoccupazioni di ogni genere e dei disagi inevitabili della vita attuale; Carlo è ancora con noi e così la sua famigliuola; abbiamo anche spesso graditissima ospite la nostra Lia coi bambini. Al nostro Aldo è nata, in questi giorni, a Stresa, una bellissima bambina che si chiama Valeria e che sono impaziente di ammirare di persona. – Da Buenos Aires nessuna notizia da molto tempo: è per noi una spina continua nel cuore ora che anche i telegrammi stentano ad arrivare!

Ora che ti ho dato le notizie che desideravi sul nostro conto, veniamo a parlare della tua Sinfonia della quale non dispero che le copie – inviate a San Remo a mezzo pacco postale – finiscano per arrivare, sebbene con grande ritardo che tutti i servizi postali subiscono di questi tempi. Impossibile fare qui le ricerche dato che la ricevuta è andata distrutta dall’incendio del Magazzino edizioni. Ad ogni modo sta tranquillo: abbiamo i lucidi, tanto della partitura come delle parti, non si tratterà quindi, nella peggiore delle ipotesi, che ripeterti, a suo tempo e cioè quando potremo riprendere la stampa delle nostre edizioni, l’invio non giunto a buon porto. Ho anche il piacere di dirti che di Palla de’ Mozzi esiste sia la partitura che il materiale d’esecuzione: non dubito che queste notizie varranno a sollevarti alquanto.

Caro Gino, mi auguro che tu possa rimanertene tranquillamente a Sanremo il più a lungo possibile e che in avvenire non troppo lontano ci rivedremo meno angosciati e col cuore aperto a una speranza di rinascita dell’amata nostra Patria. Intanto ti abbraccio col vecchio affetto che sai e sono sempre il

Tuo

 

[Nell’intestazione del secondo foglio, in alto a sinistra: «Intra, 2 Ottobre 1943»; a destra: «Sig. M° Gino Marinuzzi, San Remo»].

Trascrizione di Paola Meschini
Opere citate
Palla De' Mozzi

Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura dattiloscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 2
Misure 280 X 220 mm

Lettera titolo LLET018013