Seregno 15 settembre 1944

Egregio Sig.^r Luigi Bai,

Le notizie che vi siete compiaciuto di comunicarmi circa la sorte del mio “Allegro di Concerto„ sono tutt’altro che confortanti.

Per quanto ne avessi timore, pure mi illudevo non dovessero corrispondere ad una realtà così cruda.

Però le ho accolte con quello spirito di rassegnazione che serve a mitigare la gravità del destino avverso ed a preparare l’animo a trovare nuove energie per rimediare al danno sofferto.

Come voi stesso mi chiedete, Vi dico che tengo fra le mie carte la minuta della partitura del mio “Allegro di Concerto„. Questa mi servirà certamente per ricostruire il lavoro, ma mi è difficile ora, per non dire impossibile, rintracciarla poiché giacente in casse con altre musiche e rinchiusa in un magazzeno particolare. Perciò mi vedo costretto, mio malgrado, a rimandare il lavoro di ricostruzione a tempo indeterminato, quando cioè le condizioni della nostra vita saranno diventate normali.

È superfluo aggiungere che il vostro lavoro, riguardante la copiatura della partitura e la cavatura di tutte le parti, per la stessa ragione dovrà subire la stessa sorte.

Vi porgo i più sentiti ringraziamenti per la cortese sollecitudine dimostratami nel volermi trasmettermi [sic] le notizie di cui sopra ed intanto Vi prego di gradire i miei più distinti saluti.

Devotis.

Ettore Pozzoli