DS

31 Marzo 1947

Preg. Sig. M°. Enrico De Leva

Via dei Mille 16

 N A P O L I

Caro Maestro,

Rispondo con un po’ di ritardo – che vi prego di voler scusare – alla grata vostra del 9 corr. a causa di una mia assenza da Milano e per il fatto che ho voluto esaminare attentamente lo stato di servizio delle vostre composizioni, edite a suo tempo da Casa Ricordi, prima di scriverne esaurientemente.

Ho dovuto purtroppo convincermi, dall’esame in parola, che tutte le lastre (data la pochissima vendita verificatasi delle edizioni relative) sono state fuse, eccezion fatta per le seguenti vostre composizioni: Canta il mare, La Serenata e ‘E spingole frangese! per canto e piano. Di queste tre composizioni non sono in grado di dirvi se e quando potranno essere ristampate: noi abbiamo un lavoro enorme da affrontare per il ripristino del nostro fondo editoriale andato distrutto nel sinistro del 1943 e ci dibattiamo fra difficoltà innumeri sia per la scarsità di energia elettrica, che paralizza le macchine, sia per il costo enorme delle materie prime e della mano d’opera; ne consegue che dobbiamo dare il passo alle edizioni più urgentemente richieste sul mercato musicale e rimandare a più tardi le ristampe di molta musica meno importante.

Sono veramente dolente di non potervi dare risposta migliore.

Come da vostra richiesta, qui accluso vi rimetto un modulo di domanda d’ammissione alla “Casa di Riposo per Musicisti, Fondazione Verdi” di Milano: nel rimettermelo il Segretario del Pio Istituto non ha mancato di aggiungere che, per le attuali condizioni finanziarie alquanto disagiate, è assai problematica l’assunzione di nuovi ospiti nella Casa suddetta!

Coi più cordiali ed più affettuosi saluti abbiatemi sempre, caro Maestro ed amico,

Vostro dev.