Data: 25/11/1945



Luogo: Roma

ID: LLET019901




[intestazione a stampa]

VIA GIUSEPPE AVEZZANA 51

ROMA (49)

25 Novembre 1945

Onorevoli Signori

G. RICORDI & C.

MILANO

Cari amici,

Vi ringrazio della V/ cortese lettera del 20 corr. Se nella mia del 12 mi è sfuggita qualche parola troppo aspra, fecit indignatio versus: vogliate attribuirla e perdonarla al primo impulso di rivolta, nel vedere soppresso il mio nome dal mio lavoro. Come e perchè quella soppressione fosse avvenuta non mi fu difficile indovinare; e ripeto che non è il caso oggi di ritirar copie dalla vendita e sciupare nemmeno un foglio di carta. Andando anche oltre il mio desiderio, la gentilissima Direttrice della V/ Sede di Roma ha provveduto un rimedio che appare, se non perfetto, più che decente: giudicherete Voi se sia il caso di fare altrettanto sulle copie giacenti nel V/ Magazzino.

Quanto alla “minaccia d’interventi legali” non era certo diretta a Casa Ricordi! Volevo che fosse tempestivamente diffidata la Direzione del Festival da analoga soppressione nei programmi, che non avrei tollerato: e ciò (potete ben credermi) non per la vanità di veder stampato sulle cantonate un nome che nessuno legge, ma perchè a Roma troppa gente mi conosce, e mi infastidirebbero le condoglianze per una vergogna che è ora di dimenticare. La V/ signora Bailetti si è cortesemente data premura di avvertire chi di ragione, e giova sperare che l’ammonimento valga.

In fine, poichè proprio mi costringete a una “esplicita risposta” circa l’accenno alle condizioni contrattuali, e poichè non vorrei che pensaste alcunchè di peggio o di nuovo, Vi dirò che alludevo a una condizione sempre discussa con la Gerenza del tempo, e sempre subìta a malincuore: a me non pare equo che l’autore non debba avere, sulla vendita dei libretti, la stessa percentuale che gli è attribuita sui diritti di rappresentazione e di noleggio. Altri Editori me l’hanno riconosciuto, Casa Ricordi  non ha mai voluto acconsentire: del resto le differenze non sono, nel caso mio, di grande entità ed è più che altro una questione di principio.

Cari amici, nè Respighi, nè Ricordi, nè io, scrivedno e pubblicando l’Egiziaca, abbiamo pensato di fare un affare: tutti, concordemente, eravamo mossi dallo stesso amore per la stessa arte. Possiamo essere contenti: chè abbiamo fatto un’opera, non oso dire grande, ma certamente alta e bella.

E siccome - vecchio ormai - faccio qualche assegnamento proprio su questo libretto per salvar l’anima, converrete che il mio nome è indispensabile come biglietto d’ingresso in Purgatorio.

Non mi mandate, intanto, all’Inferno, e abbiatemi, con l’antica immutabile amicizia, Vostro

aff.mo

Claudio Guastalla

Trascrizione di Alessio Benedetti
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura dattiloscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Nr. Allegati 1
Misure 210 X 165 mm

Lettera titolo LLET019901