Data: 1/5/1950



Luogo: Bergamo

ID: LLET024505




Bergamo 1 maggio 1950

 

Caro Bai,

come Lei sa quando diressi due anni fa il Poliuto a Bergamo usai l’unico vostro materiale esistente che non era mai stato eseguito, ed era quindi vergine di tagli, segni, arcate, correzione di note sbagliate, differenze dallo spartito stampato, ecc. Ed a Bergamo appunto, disponendo di un certo agio di tempo per la concertazione, misi a punto in questo senso tale materiale. Chiamato quest’anno ad inaugurare il Carlo Felice proprio con il Poliuto, quando feci il preventivo di prove orchestrali tenni conto del fatto che usavo il medesimo materiale da me messo a posto durante la precedente concertazione, e quindi chiesi un limitato numero di prove che ritenevo sufficiente date le condizioni nelle quali ero certo di trovare il materiale in parola.

Niente affatto! Arrivo a Genova e constato subito alla prima prova, che con uno zelo degno della miglior causa, era stato cancellato tutto il lavoro già fatto, non so da quale vostro reparto.

Può immaginare l’imbarazzo nel quale mi sono trovato, e può immaginare la perdita di tempo! Persino gli errori di stampa di note erano stati ripristinati nella loro primitiva versione. Non più tagli; non più legature, nulla. Per fortuna, stante la mia “resa” nella concertazione e la mia – posso dirlo – riconosciuta conclusività, riuscii a stare ugualmente nel preventivo, ma però con grande dispendio di energia da parte mia e con spreco di fosforo maggiore del previsto. Unica vendetta mia: gli anatemi, gli improperi, i “moccoli” tirati durante le prove all’indirizzo di chi aveva avuto la bellissima pensata.

Opra per questa volta è andata così e pazienza; ma voglio esser sicuro, adesso che il materiale è a posto una seconda volta, che ciò non mi debba accadere ancora in futuro. Poiché, se ancora si farà il Poliuto sarò sempre io a dirigerlo, qualora non mi assicuriate che il materiale non verrà altro toccato, io non mi sento più di proporre e di caldeggiare – come nel caso di Genova – l’esecuzione dell’opera. La prego quindi vivamente di ordinare a chi di ragione che appena rientri da Genova il materiale stesso, lo ripongano senza neanche aprirne una pagina, per carità!!!

Altra cosa: l’anno scorso io feci all’Argentina la Sinfonia della stessa opera e misi pure a posto un materiale piuttosto scorretto che esisteva presso la vostra sede di Napoli. Tra l’altro rifeci completamente di mio pugno, la parte del timpano che era talmente fantastica da sembrare neppure appartenente alla sinfonia stessa.

Ora io rifaccio a fine maggio al San Carlo tale sinfonia del Poliuto, quale prima parte del concerto nel quale poi eseguisco la Messa donizettiana. Vorrei però esser sicuro di avere lo stesso materiale usato all’Argentina di Roma nel dicembre 1948 e che in questo materiale esista la parte di timpano da me rifatta; poiché altrimenti è opportuno che facciate mandare la parte di timpano appartenente al materiale completo dell’opera non sentendomi io di rifare una seconda volta la parte stessa.

Veda se può assicurarmi in proposito, poiché quando alla fine della stagione annuale, dopo circa dieci mesi di lavoro ininterrotto; quando alle fatiche del dirigere si aggiungono, come a Genova, i guai inerenti ai materiali, ci si sente davvero al limite estremo dei “nervi”.

Scusi lo sfogo: ma lo portavo in gola da quindici giorni ed ho approfittato di una giornata di sosta a casa per manifestarglielo.

Molti cordialissimi e amichevoli saluti

Gianandrea Gavazzeni

 

Mi mandi due righe di conferma riguardo al materiale della Sinfonia al “Mediterraneo” – Roma dove sarò dal 5 al 25 circa.

 

[Note di altra mano a matita]

occorrono anche parti coro

distrutta

 

Trascrizione di Claudio Favret
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura dattiloscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 285 X 225 mm

Lettera titolo LLET024505