Data: 23/6/1949



Luogo: Genova

ID: LLET026624




Genova 23 Giugno 1949

 

Spett. Casa Editrice Ricordi

Milano

 

Riscontro la pregiata Vostra del 21 corr. per ringraziarVi comunque della Vostra cortese attenzione per la mia proposta riguardo al Metodo per Chitarra del Carulli.

Se non vi è possibile provvedere ad una revisione, pazienza: meglio del resto lasciarlo così piuttosto di fare una cosa mal fatta.

Mi spiace per l’arte chitarristica, che non può ancora incontrare presso gli Editori un maggior interessamento, e ciò fa parte ... delle disgrazie di questo strumento che “se suonato bene” non é certo meno nobile e meno bello degli altri.

Quando si sente suonare un Segovia si grida al miracolo, si pensa che Egli sia un mago, unico al mondo; ma, a parte la sua indiscussa abilità, io penso che se la chitarra potesse essere studiata come l’ha potuta studiare Lui (e gli spagnoli), in un ambiente favorevole alla chitarra, disponendo di tutti i metodi, studi, musiche antiche e moderne, avendo potuto ascoltare ed avere gli insegnamenti dei maestri celebri (anche se in realtà è un autodidatta, e li ha superati tutti) si potrebbero avere anche in Italia degli ottimi chitarristi. Ma in Italia manca o scarseggia il materiale didattico, l’interessamento dei Conservatori musicali, ecc. e di conseguenza pochi sono i cultori seri di questo strumento e pochi sono i Maestri; ciò è anche tutta una conseguenza dovuta alle scarse possibilità finanziarie che la chitarra offre ai chitarristi rispetto a quelle degli altri strumenti, già assai scarse.

Comunque si tratterebbe di imprimere alla ruota il movimento iniziale; il resto verrebbe da sé. Riguardo alle Edizioni per chitarra classica io sono convinto che anche in Italia troverebbero il massimo interessamento, perché, malgrado tutto, sono parecchi coloro che, come me, amano questo strumento.

Ripeto, si tratterebbe di iniziare; e quando si vede pubblicata certa musica che proprio non ne sarebbe degna, per certi strumenti quali il mandolino, la fisarmonica, ecc. viene da pensare amaramente come oggi purtroppo siano tanto degenerati il gusto e la musicalità di un popolo che fu culla della musica. Povero liuto e poveri liutisti dei tempi antichi! E chi oggi sa che la chitarra non è che un liuto moderno, e chi più sa apprezzare ancora quella antica musica? E chi sa che per la chitarra hanno scritto delle meravigliose musiche celebri chitarristi-musicisti di tutti i tempi, da Sor, Tarrega, Carulli, Giuliani, Legnani, Regondi (il Paganini della chitarra) Paganini stesso, Boccherini, Schubert, Diabelli, ai moderni Ponce, Turina, Castelnuovo Tedesco, ed altri ancora? Ben pochi; generalmente si pone la chitarra accanto al misero mandolino, alla prosaica fisarmonica ... Certo la chitarra non è un piano, un’arpa, ed ha minori possibilità, ma entro le sue possibilità, è certe volte più espressiva, più commovente. Naturalmente non quella chitarra malamente strimpellata da orecchianti da osterie!

Comunque queste sono chiacchiere che ad una Casa Editrice comprendo non possono molto interessare.

Vi ringrazio comunque ancora del Vostro cortese interessamento, pregandoVi di ricordarVi, quando sarà possibile, non di me ma della chitarra.

Gradite i miei distinti saluti.

Federico Orsolino

Trascrizione di Alessio Benedetti, Maurizia Pelaratti
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura dattiloscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 280 X 220 mm

Lettera titolo LLET026624