[note manoscritte di altra mano: 30/ Respighi | R 13/9 ]                                                                                                                                                                                                    29 - Agosto 943

Caro Com. Valcarenghi,

            dopo la morte di Respighi nessuna cosa mi ha così dolorosamente colpita quanto questa della distruzione della nostra Casa Ricordi. Non riesco a realizzare l’immensità del disastro, e non so pensare, per il momento che a Via Berchet 2!

Non una volta ho salito quelle scale senza una certa emozione (ché si trattava quasi sempre di un lavoro di Respighi che in quel momento formava l’interesse supremo della mia vita) e non una volta senza sorridere al grande ritratto di Verdi e senza chiedere la sua protezione ed il suo aiuto come ad immagine sacra.

Quante ansie, quante gioie, quante pene, mi legavano a quelle stanze di Via Berchet! tutta una vita!!

Non mi è mai successo in 25 anni di venire a Milano e di non essere dopo poche ore in Casa Ricordi!

E il suo appartamento, Valcarenghi, la sua bella casa ospitale dove la

[nota manoscritta di altra mano: Autori RA-RE / 1949-56]

mia sconsolata solitudine di questi ultimi tempi trovava sempre tanto conforto e tanto calore di affetti; che cosa ne è divenuto?!

Distrutto anche quello?!

Non posso pensare di venire a Milano senza ritrovarvi là, come sempre!.

Immagino la pena di Angelina, e sua, e di Guido e di tutti e vi sono vicina con cuore di sorella.

Che sarà di noi?!

Vi abbraccio tutti caramente

Elsa.

Trascrizione di Francesca Meroni
Tipologia lettera
Sottotipologia lettera
Scrittura manoscritto
Lingua italiano

Medatadati Fisici
Nr. Fogli 1
Misure 190 X 155 mm

Lettera titolo LLEt027837