Lao Silésu

60, B^d de Clichy

Paris – 9^me

Parigi,15 Gennaio 1950

Preg.^mo Signor Alfredo Colombo,

Mi sono permesso inviarLe, spinto dal desiderio di offrirle alla Casa Ricordi, colla versione Italiana, due mie melodie : «Un peu d’amour», universalmente conosciuta, e «Too soon, chérie», che la Casa Chappell sta lanciando in Inghilterra e negli Stati Uniti d’America.

«Un peu d’amour» è conosciuta colle parole francesi, inglesi, spagnole e credo anche giapponesi. Perché non dovrebbe essere conosciuta pure con quelle della nostra divina lingua Italiana? Eppure, i versi italiani esistono da molti anni, e mi sembrano anche abbastanza ben riusciti, ma né gli editori né il sottoscritto vi abbiamo mai pensato seriamente. L’altra «Too soon, chérie» che è una sorella gemella di «Un peu d’amour» ha pure la versione italiana, e anche per questa sarei ben contento che la Casa Ricordi la stampasse coi versi italiani. Ma, io non sono che il compositore, per cui s’Ella volesse interessarsene non avrebbe che indirizzarsi direttamente, per «Un peu d’amour» all’Editore Digondé-Diodet, 39, S^t Martin, Paris, che ne è il proprietario per tutti i paesi, eccettuati l’Inghilterra e gli Stati Uniti, e per «Too soon, chérie» alla Casa Chappell, 50 New-Bond Street, London, W.1. È probabile, almeno me lo auguro, che s’intendano. In quanto a me e agli autori dei versi faremo tutto il possibile per metterci d’accordo.

Abbia la cortesia di volermi rispondere in proposito e in attesa voglia gradire i miei più distinti saluti

Lao Silesu