Nipote di Giovanni, fondatore di Casa Ricordi, subentrò nel 1888 al padre Tito I nella carica di gerente della casa editrice, carica che mantenne fino alla morte. E' ricordato soprattutto come l'artefice della grande espansione anche internazionale di Ricordi, e per le relazioni che riuscì a tessere con Verdi e Puccini.