Nato da una famiglia berlinese di grande agiatezza con il nome di Jacob Liebmann Beer, unì al proprio il cognome della madre Amalie Meyer. Formatosi sotto Carl Zelter e Georg Vogler, ebbe come compagno di studi Carl Maria von Weber, e studiò pianoforte con Muzio Clementi nei periodi in cui Clementi era a Berlino. Su consiglio di Antonio Salieri trascorse un periodo in Italia, durante il quale si avvicinò con molto interesse all'opera di Rossini e italianizzò il nome tedesco di nascita in "Giacomo". Nel 1824 si trasferì in Francia, dove dopo un periodo trascorso a studiare la musica e la cultura francese conobbe un successo folgorante con le opere Roberto il diavolo, Gli ugonotti, Il Profeta e L'Africana. Per tutto l'Ottocento, fu fra i compositori più eseguiti nei teatri di tutta Europa.