Milano 12 Ott. 1900
Puccini Carissimo
Bruxelles.
Ebbi jersera suo telegramma, in risposta al mio, e stamane la sua lettera del 10. Sono contento ch' Ella, in massima sia contento, e che abbia trovato molto buon volere in tutti. Quanto al far presto..... si armi di pazienza: non sono mica Flemminghi per nulla!
Tito è Napoli: ma torna o stassera, o domani- e così potremo combinare per la di lui venuta costì, al quale, però, sarà utile solo quando comincierà la mise en scène: intanto, pazienti ancora: Bruxelles è teatro troppo importante per non meritare qualche sacrificio.
Jeri le spedii lettere....americane!- perché tutto questo non rappresenti un altra perdita di tempo prezioso!- Il che mi cruccia, in quanto che siamo da capo, coi ma, coi se!!...e mi cascano le braccia: a questo modo....non troveremo mai un libretto!... E si che mi pareva ch'Ella si fosse innamorato del soggetto!!!....Io sono fermissimo nella mia convinzione - e cosi Illica: migliore e più emozionante soggetto ora non si trova. Siamo da capo colle storie dell'amore!! ma e l'amore materno, lo strazio materno vale zero?.... è proprio necessario arrivare al ..... coito, per fare un'opera?
Siamo in continua corrispondenza con Illica, che lavora ed è assai, assai infervorato: già mi scrive di alcune idee, che mi sembrano bellissime. Ma sono tutte cose che a dirgliele per lettera non valgono: bisogna tornare a' bei tempi delle vere discussioni! - e non è la migliore delle prove le idee hate, dopo un solo ritrovo con Illica?..
Tonio bene tutto: domani, se non erro, sarà al Collegio.
Dunque: buone prove: le scriverò e telegraferò per Tito: auguri, intanto, e molti - e con affetto grande
suo dmo
Giulio Ricordi