[Febbrajo 84]

Nervi. Sabato. 

Caro Tornaghi.

Tutto è bene ciò che tu dici, pure avrei voluto che tu risparmiassi le rimostranze al vecchio Clausetti. Certo la causa della mia noja fu lui perché non indovinò l’astuzia dello Scalise ma errare umanum est.    

Ti prego di far chiedere in copisteria se colle parti d’orchestra furono spediti a Napoli i soliti tre trasporti:    

Romanza tenore: Dai campi ecc. in mi     

Morte di Margherita: Spunta l’aurora in mi b min.     

Serenata in fa. Ne avremo bisogno.    

Prevedo che l’opera al S. Carlo non potrà andare in scena prima del 20 Marzo.    

Affido alle tue mani e a quelle di Giulio l’affare di Firenze.     

Per non far confusioni ti mando il conto del famigerato viaggio perché tu possa, come dici, registrarlo a mio credito, ho ommesse le frazioni ma poco su poco giù il computo è esatto.    

Abbi cura della tua salute e saluta Giulio.   

tuo aff.mo 

Arrigo Boito

P.S. Verifica ti prego, se furono spediti i figurini dell’Edel a Napoli, non vorrei trovare nella scena del Brocken quelle orribili zimarre gialle e rosse della prima messa in scena.