Carissimo Sig.r Giulio

 

Mio figlio è stato felicissimo nel fare la vostra bella amicizia, e pel modo gentile che l’avete ricevuto.

Giorni sono ho scritto a Ghislanzoni per sapere quando verrà in Napoli, e nel caso che dovesse ancora ritardare di qualche giorno, avesse la bontà d’inviarmi il 4° atto.

Prego anche voi premurarlo. Dovreste avere la compiacenza d’inviarmi della carta a 24. 28. 30 righi.

Come pure dovresti essere gentile d’imprestarmi per qualche giorno qualche pezzo, o anche mezzo, di opera grandiosa di Mayerber, come per esempio, Gli Ugonotti, oppure, di Verdi. Quando veggo alcune disposizioni d’istrumenti. Non appena l’avrò osservato, ve lo restituirò.

Non mi private di vostre care nuove.

Salutatemi tutti i vostri, e l’amico Tornaghi; e dandovi un’affettuosa stretta di mano mi dico.

Vostro Affmo Amico

Errico Petrella

 

Napoli li 10 Agosto 75.

Arco Mirelli 21.