Dublino, 20 Aprile, 1884
89, Lr Mount street
Gentilissimo Sign. Giulio.
Vogliate scusarmi pel ritardo nel ringraziarvi di quello che avete fatto per me nella Gazzetta, e di che io mi sento molto lusingato.
Abbiatevi pure i miei congratulamenti [sic] per la inaugurazione del nuovo Opificio, una con i miei sentiti auguri di lunga e rigogliosa vita commerciale.
Sono in Dublino da un mese, e non ho avuto difficoltà a riprendere immediatamente una parte dei miei antichi allievi. Ho bisogno però di dirvi che, senza le imperiose mie circostanze, io non avrei disertato il posto nel quale era principale interesse della Casa di tenermi, e dove, ad onta delle difficoltà a voi note, io ero arrivato a fare parzialmente accettare la mia musica. Ho fatto l’impossibile per tenermi fermo, e mi sia di attenuante che se la forza mi venne meno, non mi è mancata la buona volontà. Mi farà un piacere indescrivibile potervi annunziare quandochessia [sic] che ritorno a Londra, e con le migliori intenzioni di non inciampare di bel nuovo. La lezione è stata dura; credetemi!
Un amico mi ha inviato una nuova poesia del Carducci. Una “Serenata” che è un vero pendant alla “Mattinata”. Vi manderò il manoscritto con la musica che sto facendo, tra due o tre giorni, e se entrambe vi piacciono, sarei ansioso di acquistarne a mezzo vostro, per mio conto, il dritto di pubblicazione dell’autore.
Le mie affettuose rimembranze a tutti di casa, e credetemi
V. af. L. Caracciolo