Pracchia (Toscana) Villino Vivarelli

20 agosto 1914.

Caro Commendatore - ho lasciato Pesaro, dove si moriva di caldo, per venire quassù a respirare un po’ d'aria ossigenata. Purtroppo per quest'anno ho dovuto rinunziare al mio caro Trentino visto che una volta al di là del confine non è più possibile rimettere piede nel regno. Ho lasciato la spiaggia adriatica che Francesca era giunta all'undicesima sua recita con un successo sempre crescente di applausi e di cassetta, tanto che la Società Amici della Musica progettava di prolungare la stagione aggiungendo altre tre recite alle 13 già fissate. Dato il momento attuale questo nuovo successo finanziario della nostra opera mi sembra molto significativo!

Ho ricevuto gli spartiti inviatimi e ancora una volta ringrazio Lei e la Ditta, anche a nome degli artisti, di avermeli offerti.

Io conto di rimanere qui fino a tutto settembre; le mando il mio indirizzo per qualunque eventualità.

Mi ricordi con tanto affetto e devozione alla sua buona Mamma; mi ricordi a tutta la Sua famiglia e mi permetta di stringerle forte la mano come il suo

aff^mo Zandonai