Al Pregiatissimo Signore
Signor Giovanni Ricordi
Editore di Musica
        Milano

Carissimo Signor Giovanni.

Costantinopoli 9 Novembre 1850

Ho ricevuti i saluti ch’Ella si è compiaciuta di farmi esprimere per mezzo di Naum e di Moretti; e La ne ringrazio.
Però debbo avvertirle che avevo di già risposto alla sua lettera delli 27 [?] Settembre; spero che avrà ricevuta questa mia risposta; se no, abbia la bontà di farmene un cenno, perché possa servire di regola non meno a Lei che a me.
Le notizie dello spettacolo di questo Teatro per la sua Gazzetta musicale le ho mandate all’amico professor Mazzucato, al quale doveva qualche cenno in riguardo alla sua discepola, pregandolo che gliele avesse comunicate. Son sicuro che a quest’ora lo avrà di già fatto.
Per l’ulteriore andamento posso dirle che lo spartito va sempre tanto bene quanto la prima sera, e che il Teatro è affollato di spettatori. 
La Signora Penco, e la Signora Lotti, prime donne, il basso profondo Signor Mitrovich ed il Tenore Signor Prudenza riscuotono sempre grandi applausi.
Martedì prossimo anderemo in iscena colla Lucia, in cui cantano la Penco, Bozzetti, Corsi, ed Alessandrini. Sabbato venturo gliene darò le notizie.
Adesso è d’uopo che Le dica qualche cosa intorno alla presentazione del mio Inno al Gran Sultano.
Sfortunatamente sono qui succeduti avvenimenti gravissimi che hanno messo sossopra la Corte la diplomazia, e fanno traballare l’attual ministero.
Una sanguinosissima rivoluzione in Aleppo, e si suppone anche nei luoghi circonvicini, ove han tagliato a pezzi molta parte della popolazione franca, saccheggiate le case e incendiato il quartiere ove quella abitava.
Nel medesimo tempo qui è saltata in aria la Nave ammiraglia sovra alla quale fra un'altra mezz’ora doveva recarsi il Sultano. 
Era il più gran legno della marina Turca a tre ponti e mezzo con cento sessanta cannoni.
Senza sapersene il come prese fuoco la santa Barbara, e se la polvere non fosse stata scaricata per nove decimi il giorno innanzi facilissimamente bruciava le altre quattro o cinque navi ch’erano ancorate vicino e con esse l’arsenale, e dei quartieri franchi di Pera e di Galata le case di pietra sarebbero andate in ruina e quelle di legno in fuoco ed in fumo. Con tutta la poca polvere che c’era lo scoppio fu talmente forte che parve terremoto; la Città si scosse tutta ed i vetri delle finestre andarono in pezzi.
Le vittime sono state poco su poco giù intorno a mille; sei soli camparono ma mezzo sfragellati ed in pericolo tutt’ora di vita.
Per questi ed altri simili fatti di minor conto il governo è in apprensione; gli Ambasciatori dimandano grosse indennizzazioni per l’affare d’Aleppo a garanzia che per l’avvenire non abbia a succedere il simigliante ivi od altrove.
Da ciò Ella intende bene che per poter fare qualcosa bisogna mettere in opera gran mezzi di quelli che prima facevano d’uopo.
A tale intento bramerei se Le fosse possibile ch’Ella si procurasse di costì una calda e potente raccomandazione presso questa missione austriaca. Il consigliere di Legazione Signor Kletzeb, esercita l’ufficio d’Intermezzo.
Io sono con questo Signore in buonissime relazioni, ma una zeppa che venisse di alto [sic] non farebbe certamente male.
A Lei credo non mancheranno alte conoscenze coi primi impiegati di cotesto Governo, e siccome è suddito Austriaco la sua Legazione si troverebbe alla portata di farle più bene che non tutte le altre. Veramente gli altri non potrebbero fare questa presentazione con quella dignità e dirò quasi con quel diritto come il rappresentante del Governo a cui Ella appartiene. 
Sempre però, ben inteso che da parte mia farò tutto il possibile onde la sua cosa riesca bene.
Ho veduto nel Supplemento che ha mandato a Moretti l’annunzio della prossima pubblicazione della Fidanzata del Guerriero.
La ringrazio della benevola premura che usa a mio riguardo. Spero che quando ne avrà occasione mi farà tenere la Partitura ben anche di questa mia composizione, perché ho intenzione di farla eseguire anche quest’anno.
Intanto la saluto caramente con tutta l’amabile sua famiglia, e promettendole che sabbato prossimo le scriverò per darle notizie dell’esito della Lucia mi ripeto

Il suo Aff.mo Amico
Angelo Mariani

Transcription by Attilio Giovagnoli, Luigino Pizzaleo
Named people
Alberto Mazzucato

Typology lettera
Sub-tipology letter
Writing manuscript
Language italian

Physical Attributes
No. Sheets 1
Size 281 X 219 mm

Letter name LLET010305