Caro Tito!
Da casa 10. Gennajo.
Benché ti supponga già informato, pure voglio dirti io pure due parole sulla rappresentazione di jer sera. La Csillag fu eguale, e forse migliore: Graziani migliorò alquanto nell’intonazione; Morelli peggiorò di voce, e quindi d’esecuzione; non fu zittito nel passo dell’altra sera, perché lo aveva puntato, ma lo fu invece in un altro. La Guerrini non piace, ed ebbe qualche sgarbo nel quintetto del 1.° atto. Alessandrini è malato, e calò molto anche jeri sera, e fu pure alquanto zittito, sebbene meno sensibilmente. I bassi ed i cori pure castigati nel finale del secondo atto. Contuttociò [sic] questo fu il pezzo, dove le ire dei malcontenti e degl’interessati si concentrarono vieppiù, forse per combattere la musica dov’è più bella. E forse per lo stesso motivo tutto il secondo atto passò jer sera fra i zittii e i sommessi biasimi, mentre il primo procedé regolarmente, ed il terzo piacque più della prima sera. Il che mi fa ancora sperare sul futuro rialzamento dell’esito.
Se mal non mi ricordo, i pezzi applauditi jeri sera furono nel 1.° atto la sortita di Graziani, la stretta dell’introduzione, il terzetto, ed il quintetto. Nel secondo un poco la romanza della Csillag, e con molta opposizione il finale. Nel terzo le tre romanze, principalmente quelle di Graziani e di Morelli, e molto il duettino-mazurka.
Se hai qualche cosa a comandarmi, disponi liberamente. Desidero che il tuo Enrico continui a migliorare.
Di cuore e di fretta
Tuo Aff.
A. Mazzucato