Torino - Mercoledì sera

ore 11 po.ne [14 novembre 1877]

 

Caro Giulio

 

Non posso fare a meno di scriverti subito, dopo una cattiva impressione ricevuta, sicuro che il tuo buon gusto potrà riparare a un brutto cambiamento fatto dal Massenet. Cosa mai ci venne per il capo a quel brav’uomo di farvi quelle aggiunte al famoso Duetto dell’Atto 2do fra tenore e donna??? … Pel mio gusto, quei cambiamenti praticati all’originale francese mi hanno indispettito. Scusa, caro Giulio, se mi vedi arrabiato [sic]; come era prima, quel pezzo era conciso, inebriante, appassionato; ora è diventato stiracchiato, e prolungato senza alcuna ragione. Come mai quel bravo Massenet, ha potuto fare simile sbaglio? Pensaci seriamente.

Nella mia cartolina ti diceva che i pezzi nuovi era [sic] bellissimi perché a Milano tu mi dicevi avendomi tu detto che l’autore ci aveva aggiunto un Duetto, e cambiata la Romanza del Tenore, così io non aveva che letti che quei due soli pezzi. Ma stassera [sic] passando tutta l’opera, vidi pure un pezzo nuovo per Kaled che (secondo il mio parere) è proprio fuori di posto, e non farà effetto. Non si fa che prolungare l’opera senza ragione. Il tuo amico vero Pedrotti lo sopprimerebbe senza tanti complimenti.

E poi arrivato che fui al Duetto m’imbattei in quei malaugurati cambiamenti … Ma basta, ho finito. Vedi che ti scrivo da cane, perché mi sono arrabbiato.

Scusa della franchezza, ed ama sempre il

tuo

Pedrotti

 

Pel Concerto popolare sto provando le Scene Pittoresche di Massenet che sono bellissime