Caro Tornaghi.

29. Agosto

78.

Lecco.

            Scopo di questo mio microscopico biglietto è per pregarti di spedire una copia d’una mia Romanza per Baritono intitolata: L’Accattone al sig. Aristide Vassalli di Roma recapitandola al sig. Ruti perché voglia gentilmente consegnargliela – Quindi di accusarti la ricevuta della carta, cogl’annessi ringraziamenti. Poi di dirti che le modificazioni della Gioconda sono pressocché ultimate, non mancandomi altro che un 2do tempo d’un Duetto, rapporto al quale ho forse preso una cantonata, cui non basta per rimediarvi la sola […]. Dirai al sig. Giulio che ho ideata un’altra Serenata interna nel 3° atto, per facilitare l’intonazione etc etc, e perché riesca ancor più chiara e melodica – E dopo tutto confidiamo in Dio perché ci ajuti e protegga in questa vita e nell’altra, Pater, Ave e Gloria – I miei convenevoli al sig Giulio – Abbiti nuova stretta di mano

dall’aff°

A Ponchielli

Ora che penso sarà meglio che quella Romanza tu la spedisca a me, dovendo mettere una certa dedica … Addio