Firenze (33), Via de’ Serragli 109
Telef. 35 - 65
5 genn. 1923
Egregio e caro Commendator Clausetti,
dopo spedite le due lettere alla Direzione della Scala e alla Casa Ricordi mi s’è fissato in mente uno scrupolo per il quale devo scriverle queste righe.
In quella lettera io ho detto che mi doleva non aver potuto dare «del tutto gratuitamente» la mia modesta collaborazione all’allestimento di D. e J.
Sarei mortificatissimo se quelle parole «del tutto» fossero state interpretate come se io avessi voluto dire che nonostante la somma ricevuta io credo di aver dato gratuitamente parte della mia collaborazione!
In verità, io sarei stato contento anche se non mi fossero state rimborsate affatto le spese sostenute a Milano: e in ogni modo mi aspettavo di ricevere una somma minore. E infine sono stato e sono gratissimo di quello che ho ricevuto.
Forse il mio è un timore infondato. Ma se le mie parole fossero state interpretate in senso diverso da quel che volevano avere, La prego di chiarirle.
Mi perdoni il disturbo. E mi voglia bene. Il Suo aff.
Ildebrando Pizzetti