I-Mts, CA 413. Un foglio, tre facciate più indirizzo e sigillo in ceralacca rossa nel verso.

Ed.  CAMBI 1943, pp. 332-334; Neri 2005, pp. 248-249; OLSCHKI 2017, pp. 294-295.

 

Venezia 27: [gennaio] del 1833

Mio caro Ricordi                   

Due sole linee per dirvi che mi pare una vergogna lo stendere un contratto ove la tenue somma di 1500: £ sia pagata in otto mesi; ma mio caro Ricordi siete così in cattive acque? Sapete che io mai sono stato presto a chiedervi denaro, che quando propriamente ne stava senza; quindi stendiamo una scritta che faccia onore ad entrambi, che poi non sarete commodo per l’epoca fissata, credete Bellini capace di disgusti? quindi fate che i mille e cinquecento £ siano divise in due rate, una dopo un mese che anderà in scena l’opera, e l’altra dopo due, e così non sarà la cosa tanto misera per un Editore come Ricordi: io ciò ve lo scrivo col più buon’umore del mondo, e quindi fate come vi piace, ma soffrite che sia sempre aperto coi miei amici. – L’Otello jer sera, con qualunque altra donna che l’immensa Pasta, non l’avrebbero fatto finire: ciò vi basti; ma Questa Divinissima donna, ogni qual volta che si presentò distrusse il malcontento del publico e superò ogni aspettativa: quando Otello s’uccise: il publico gridò ‹che più non ri›sorga!!! La Beatrice và innanzi: spero domani cominciare il finale del 1:° atto, se Romani me lo darà; ma come potrà andare tale mia opera Iddio lo sà: che compagnia  d’orrore!! Frattanto Romani mi ha dato bella poesia: io metto il mio solito impegno a scrivere; se la musica intrinsecamente non sarà cattiva, con altra compagnia potrà decidersi; frattanto spero tutto nella Pasta: àncora sicura, in qualunque naufragio. Il p‹ri›mo atto contiene per lei, una romanza, una cavatina, un gran Duetto col basso, ed il finale, tutto a lei appoggiato: nel 2:do atto, il giudizio, e la sua gran scena finale: dei pezzi ne ha, e se io non li farò tanto male, spero in parte salvarmi. Aspettiamone la fine.

Gradite i miei saluti e fateli a Cerri e rispon‹detemi subi›to perché si faccia il contratto.

                                                 V‹ost›ro affsmo Bellini

 

Pel quieto vivere non date le nuove dell’Otello, come da me ricevute: vi prego!

Mi sono sempre dimenticato di dirvi, che al solito, la dedica dell’opera me la riserbo per me: sebbene è cosa intesa da gran tempo per noi, pure ve lo ricordo, e se stimate metterlo nella scritta, mi piacerebbe.

 

à Monsieur

Monsieur Jean Ricordi

Vis-a Vis le Thêatre de la Scala

à Milan

t.p. venezia | 29 gen. - porta lette | 30  geno - mil o gen