4 ottobre     4.

Carissimo,

Sig M° Giacomo Puccini

Torre del Lago.

Appena ricevuta la lettera di pappà da Parigi ho cercato di Giacosa a casa sua - il portinajo mi risponde che è assente per due o tre giorni e non sa dirmi dove sia: torno dopo due o tre giorni ed è ancora assente!! Intanto Giacosa è invece a Milano ed io non lo so. Ecco in che modo: non avendo la famiglia a Milano era ad alloggiare al Nazionale senz'avvertire a casa della sua presenza in città. Finalmente jeri mattina l'ho imbroccato e di sera abbiamo avuto una lunga seduta in seguito alla quale mi ha promesso di porsi subito al lavoro e di mandarti giornalmente quanto scrive. Questo subito però è lunedì 9, perché sino allora deve lavorare per la Società degli Autori per la liquidazione del trimestre. Da lunedì egli ti spedirà giornalmente tutto quanto scrive e potrai quindi proseguire il lavoro. Ho dato anche a lui la bozza ultima e su essa lavorerà spedito.

Puoi immaginarti che piacere grande mi fa il vederti così infervorato a finire La Bohème: te l'ho detto più volte - questo è il tuo momento e devi approfittarne subito, subito. Ora che avrai in mano il libretto tagliato giusto versificato da Giacosa devi finirlo presto, così che l'anno prossimo sia pronto un nuovo tuo successo.

Rimanda per piacere le bozze per Molmenti spedite a te per sbaglio.

Saluta tutti di casa tua anche a nome di Cricri e della mamma e ricevi un'affettuosa stretta di mano

dal tuo

Tito