18 Nov/. 1902

Caris.^mo Puccini –

La sua 16 corr/ è stato un fulminissimo a ciel sereno!!!

Che cosa posso io dirle, innanzi a una affermazione e ad una determinazione così recise?....

È il caso di mettere la berta in seno, quantunque io sia di parere affatto contrario al suo! – Io mi auguro che anche in questo caso la di Lei intuizione del teatro tocchi la mèta nel bel mezzo – e non venga a rendere freddamente monco lo svolgersi di un azione già per se stessa strozzata nel dramma parlato e che ancora di più lo sarà in musica! Non aggiungo altro, perché in fin dei fini chi deve scrivere l’opera?

Sor Giacomo!

E dunque?....

Io, intanto, davanti a questo scoppiar di fulmine, abbasso il capo, stringo le spalle e non fiato più – Però..... ci pensi!!! –

Magnifiche, stupende le fotografie del S.^r Ornano – ho l’autorizzazione di riprodurle?.... Questo è necessario sapere.

Ora, però, mi mancano un paio di vedute esterne della sua villa, e quelle di Lucca.

Sta bene incaricare il Paladini dell’articolo illustrativo?.....

Tutto ciò, prende un grande sviluppo, cosicché non so se arriverò in tempo pel primo numero di Gennaio.

Mi scriva presto, prestissimo! – ma…. e quando conta di tornare a Milano?..

Un salutissimo quanto mai cordiale dal

                                          Suo Aff^mo

                                          Giulio Ricordi