Presenti: Tito II Ricordi, Erminio Bozzotti, Luigi Origoni, Giuseppe Sullam, Giuseppe Visconti di Modrone, Edgardo Bronzini


Data: 8/1/1915



Luogo: Milano

ID: CLET002678




DOC02171.077

CLET002678

 

 

= Seduta dell’8 Gennaio 1915 =

 

 

Presenti: il Comm.re Tito Ricordi, gerente, e i membri della Commissione di Vigilanza Sigg.ri Comm.re Erminio Bozzotti, Nob. Luigi Origoni, Comm.re Ing. Giuseppe Sullam, Conte Giuseppe Visconti di Modrone, nonché il Segretario della Commissione Avv.o Edgardo Bronzini.

 

La seduta ha principio alle ore 15.

 

Il Segretario legge il verbale della antecedente seduta del 4 dicembre 1914, che è approvato senza eccezioni.

Il Gerente informa dettagliatamente circa l’esito del giudizio arbitrale nella vertenza colla Società di Costruzioni A. Brambilla. Il Collegio arbitrale aveva predisposto il suo Lodo pel 23 Dicembre pp. in cui sostanzialmente dichiarava:

1°= Dovere la Ditta Ricordi corrispondere col 31 Dicembre 1914 alla Impresa Brambilla:

a)    per capitale residuo la somma di £ 249.990⎼, tenuto conto delle £ 800.000⎼ già in precedenza versate in dipendenza dei lavori e delle forniture eseguite dalla Ditta Brambilla nello Stabilimento all’Acquabella;

b)    gli interessi del 5½% conteggiati a tutto il 31 Dicembre 1914 nella somma di £ 117.925,40, e così complessivamente £ 367.935,40.

2°= Assolversi la Ditta Brambilla dalle domande avanzate dalla Ditta Ricordi pel pagamento di una qualsiasi penale per pretesi ritardi nella consegna delle opere.

3°= Ritenersi rispettivamente compensate le spese sostenute dalle parti per lavori di liquidazione o controliquidazione e tutte le altre sostenute pel procedimento arbitrale, ripartite fra le Parti per giusta metà le spese del compromesso e quelle di registrazione e notifica del Lodo,

4°= Liquidarsi le spese e gli onorari degli Arbitri in £ 18530⎼, di cui £ 18.000⎼ a titolo di onorari e £ 530⎼ per spese, con obbligo solidale fra le Parti al pagamento, tenuto conto che da detta somma vanno detratte £ 12.000 ⎼ già in precedenza versate per metà da ciascuna delle Parti.

Prima di rendere legalmente perfetto il Lodo col deposito giudiziale del medesimo, gli Arbitri convocarono le Parti perché ne avessero visione e eventualmente concordassero di accettarlo ad eseguirlo, facendo luogo a speciali pattuizioni per l’esecuzione stessa.

Abbandonata, anche per consiglio del legale della Ditta Ricordi, l’idea di tentare un’impugnativa di nullità della sentenza arbitrale, per sua natura inappellabile, sia per difetto degli speciali estremi voluti dalla Legge per un giudizio di nullità, sia per il fatto della eseguibilità immediata del Lodo nonostante l’impugnatura di nullità, si credette miglior partito cercare di evitare le spese non lievi della registrazione della sentenza e conseguenti, e di ottenere colla accettazione e volontaria esecuzione della medesima condizioni più comode pel pagamento. Ciò che, anche mercé l’interposizione degli Arbitri, si poté conseguire in un convegno presso di essi coll’Arch.o Brambilla nel giorno di Natale, essendosi in quel convegno concordata la dispensa degli Arbitri dell’obbligo del deposito del Lodo e la accettazione del suo dispositivo, stabilendo però di regolare il pagamento, invece che al 31 Dicembre pp. come la sentenza disponeva, nel seguente modo e cioé:

£ 167.935,40 al 31 Dicembre 1914

“  100.000 ⎼   al 31 Gennaio 1915

“    50.000 ⎼   al 28 Febbraio 1915

“    50.000 ⎼   al 31 Marzo 1915

senza gravame di interessi moratori per i periodi di differimento.

Il Gerente rileva che se il giudizio degli Arbitri non fu certo quale si sperava, specialmente per quanto reflette il tasso degli interessi e la loro durata, non è da dimenticare che esso, pur essendo assai gravoso per la Ditta, ebbe però a ridurre assai notevolmente le maggiori pretese della Ditta Brambilla ⎼ e che l’aggravio in più di quanto si riteneva equo da corrispondere dipese in gran parte da minore oculatezza e solerzia della Direzione dei lavori.

La Commissione prende atto, approvando pienamente, dell’operato del Gerente.

Successivamente il Gerente informa delle pratiche laboriose e delicate seguite per la definizione di ogni vertenza colla Casa di Riposo per Musicisti e dà lettura della scrittura preliminare di transazione già intervenuta, con riserva dell’approvazione per parte della Casa di Riposo dell’Autorità tutoria.

Spiega come per effetto di tale transazione, di fronte pure alla notevole somma da pagarsi all’Opera Pia la Ditta ha il vantaggio di vedere risolta non soltanto ogni contestazione che formava oggetto della precorsa causa, ma di avere sistemato e regolato una quantità di altri argomenti e di interpretazioni dubbie dei contratti Verdi, i quali avrebbero potuto essere origine di altre fastidiose questioni e lunghi litigi.

Osserva poi anche come debba tenersi conto che nelle cifre riconosciute a credito dell’Opera Pia entrano per quasi la totalità quelle somme che la Casa Ricordi fu sempre disposta a corrispondere a detta Opera Pia a titolo di elargizione e che, se ricevute sotto tale titolo, essa avrebbe già negli scorsi anni pagato e avrebbe continuato a versare in avvenire ⎼ e che delle somme accreditate nella transazione e da versarsi nelle epoche in essa fissate, la Ditta andrà man mano a rientrare in gran parte colla concordata devoluzione ad essa di alcuni proventi che sin qui passavano per il tramite della Société des Auteurs, Compositeurs et Éditeurs de Musique di Parigi in tutto alla Casa di Riposo.

La Commissione facendo plauso all’operato del Gerente, dà il suo voto favorevole alla concordata preliminare transazione di cui sopra.

Il Gerente presenta ed illustra con opportune notizie e spiegazioni la situazione dell’Azienda al 30 Novembre pp, accompagnandola da dati statistici.

La Commissione ne prende atto.

Infine il Gerente riferisce sull’enorme ed ingiusto aumento che l’Agente delle imposte avrebbe d’ufficio deliberata sul reddito dell’Azienda agli effetti dell’imposta di Ricchezza mobile, comunicando il notificato accertamento e informa che sta già provvedendo per il relativo Ricorso alla Commissione comunale.

La Commissione prende atto, approvandolo, del proposito del Gerente.

 

Null’altro essendovi a trattare, la seduta viene tolta alle ore 16.30.

 

Giuseppe Sullam

Tito Ricordi

Luigi Origoni

Giuseppe Visconti di Modrone

Erminio Bozzotti